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Napoli, in piedi! Suona l’inno di Haendel. E che Inler diriga, come un tempo faceva Juliano

Domani sera, martedì, per la prima volta, sotto il cielo stellato di Fuorigrotta, entra sontuosamente al San Paolo la Champions, torneo mostruoso rispetto alla più esile e rapida Coppa dei campioni che vide in campo due volte, velocemente, il Napoli di Maradona. Vent’anni fa!
Serata di sogno ed emozioni vibranti per la musica imponente di Haendel, l’inno per le incoronazioni dei re britannici rapito dall’Uefa per incoronare le più belle regine calcistiche d’Europa. Batte a mille il cuore del popolo azzurro per l’occasione esaltante, far parte del gotha continentale del pallone, del salotto buono dei grandi club, del circuito magico che dà lustro e soldi. Insomma, la Champions. Sette anni fa, dalla mestizia della rinascita in serie C la vedevamo col cannocchiale.
Napoli-Villarreal per un’impresa che potrebbe proiettare gli azzurri sulla scia del Bayern, leader assoluto del girone di ferro completato dal Manchester City. Battere gli spagnoli, lasciandoli a zero punti, significherebbe già tenere lontano una contendente nella corsa al secondo posto, mentre il City sul campo del Bayern potrebbe rimanere a un punto. E, allora, animo!
Il match oscilla fra il tallone d’Achille del Pocho e il ginocchio malandato di Giuseppe Rossi, due protagonisti annunciati. Ma è una gara da conquistare a tutto campo, al di là delle prodezze dei singoli. A tutto campo gioca il Villarreal, forte di un gruppo di centrocampisti di lotta e di governo. Ed è qua, nel cuore del gioco e della partita, che la supremazia di una delle due squadre orienterà le sorti della sfida.
Cancellare intanto le delusioni (Verona) e le emozioni (Manchester) per ricominciare da zero, come se nulla fosse successo sinora e stasera comincia tutto. Il Villarreal ha diverse soluzioni di gioco, specialmente nel sostegno del suo reparto difensivo, per mettere in difficoltà il Napoli. Per esempio, Marchena battitore libero davanti ai quattro difensori per sbarrare la strada a Cavani. Oppure il centrocampista Bruno Soriano più a sostegno della difesa. Se il Villarreal si saprà difendere, ha in contropiede l’arma micidiale di Pepito Rossi, assistito dal brasiliano Nilmar risvegliatosi al gol nelle ultime due partite.
Il Napoli dovrà volare sulle corsie come ai tempi belli (freme Lavezzi, è in forma Zuniga) per far saltare ai fianchi la fortezza valenciana. Ma per accompagnare l’orchestra azzurra nel crescendo necessario ci vorranno le migliori esecuzioni di Cavani e Hamsik, i primi violini. Ci vorrà che Gokhan Inler, un nome da direttore d’orchestra, prenda in mano la bacchetta per dirigere il gioco come faceva nei tempi passati Totonno Juliano con dedizione e personalità. Ci vorrà un Napoli compatto nelle retrovie che scocchi, come sa, le frecce delle “ripartenze”.
Bisogna affrontare il match con la serenità necessaria, senza angosce e senza fretta, e senza timori, prima col cervello e poi con le gambe, però dichiarando da subito, con la personalità necessaria, l’intenzione di voler essere padroni della partita. Se la condizione atletica, apparsa appannata contro la Fiorentina, ridarà smalto e fiducia alla squadra, l’impresa non è impossibile. Il miglior Napoli può battere il miglior Villarreal. Agli spagnoli mancherà Borja Valero, la lampada del centrocampo, ed è corta la coperta degli attaccanti (bloccato Ruben da un infortunio).
E’ la serata dei tre tenori che non possono steccare. E’ la serata di una difesa attenta nel controllo incrociato di Rossi e Nilmar che giocano ad elastico, rientrano, si staccano dalle marcature, fanno a turno da prima e da seconda punta, sfuggono sulle fasce. Ma là, tra i pali, c’è Morgan De Sanctis, il santo protettore nelle partite difficili.
Basta chiacchiere. E’ un’emozione da godere dal vivo quando, esauritosi l’eco dell’inno di Haendel, l’ovale del San Paolo sarà una bocca spalancata alla meraviglia e un cesto di cuori in tumulto.

Mimmo Carratelli

Risultati primo turno: Manchester City-Napoli 1-1, Villarreal-Bayern Monaco 0-2.

Martedì 27: Napoli-Villarreal, Bayern-Manchester City.

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