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Niente testa sotto la sabbia, ma per ora parliamo di un imbucato a bordocampo

E adesso si scopre pure che a bordo campo, durante le partite, staziona una varia umanità fatta da intrusi e curiosi. Basta essere amico o parente di qualche dipendente comunale, di uno sponsor, di un giornalista o di uno stewart ed il gioco è fatto. L’ennesima scoperta dell’acqua calda, un ulteriore tassello di quel sensazionalismo mediatico – giudiziario di cui ha scritto con coraggio ed intelligenza Max Gallo nei giorni scorsi.Innanzitutto va detto, per onestà e dovere di cronaca, che il giovanotto ritratto dietro i tabelloni pubblicitari all’epoca dei fatti era un cittadino incensurato, le paternità imbarazzanti ancora in sé non hanno rilievo penale e sarebbe interessante fare un censimento domenicale su quanti, senza averne diritto e necessità, si godono da vicino le magie di Cavani e Lavezzi e magari sono passati per un’agenzia di scommesse prima di andare alla partita. Insomma uno dei tanti raccomandati imbucati, tutto il resto, allo stato, sembra essere una sequela di illazioni. Il solito altoparlante di stampa che accompagna ogni indagine giudiziaria che si occupa di questioni che appassionano l’opinione pubblica. Questa volta ha ragione De Laurentiis, l’accesso agli stadi non riguarda le società di calcio ma è un problema di ordine pubblico e non si capisce davvero cosa si voglia dal Napoli. Fa rabbia, a proposito, pensare a quanto sia inutile, vessatoria e propagandistica quella tessera del tifoso che secondo Maroni sarebbe stata la panacea capace di risolvere ogni problema. Le indagini non sono sentenze, ma esprimono il punto vista della accusa che dovrà essere verificata ed avallata da coloro che, nel meccanismo giudiziario, devono svolgere proprio un ruolo di terzietà e controllo sulla fondatezza di quelle ipotesi investigative. Non bisogna nascondere la testa sotto la sabbia e parlare di calcio come se fosse solo il volano domenicale delle nostre passioni e delle nostre emozioni. È però un dovere, per un luogo di confronto aperto ed intelligente come il Napolista, sottrarsi al conformismo catastrofistico e continuare ad inseguire anche sogni di calcio mercato, pur rimanendo noi tutti persone attente e consapevoli. Claudio Botti

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