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Io, il Napoli e il Napolista in venti punti

  1. Ho desiderato per mesi di essere lo spartiacque tra i Navigli ma ho applaudito gli interisti al San Paolo nel giorno della consacrazione della Champions. Colpevole di contraddittorietà estrema.
  2. All’inizio del campionato ho mangiato il panino allo stadio nell’intervallo. Colpevole di mancata chiusura di stomaco nonostante giocasse il Napoli.
  3. In un paio di partite viste da casa mi sono addormentata. Colpevole di scarsa passione calcistica.
  4. Odio il calciomercato e mi mancano le partite, ma se vado al mare mi rilasso e mi diverto comunque. Colpevole di non massacrarmi i cosiddetti macerandomi nella sindrome da astinenza.
  5. Inizia ad aggradarmi Allegri. Colpevole di simpatizzamento acuto verso persona simpatica.
  6. In almeno due occasioni, durante il campionato, ho avuto la sensazione che avremmo perso ed abbiamo perso. Avessi portato sfiga?
  7. Sono entrata al San Paolo tramite una conoscenza in una bellissima mattina di sole. Ho infranto le regole e dimostrato chiaramente che non siamo tutti uguali. Colpevole di discriminazione ed egoismo.
  8. Ho detto più di una volta “vaffanculo”, allo stadio e nei miei articoli. Colpevole di turpiloquio.
  9. Non credo che solo perché ci ha portati fuori dalla C a De Laurentiis vada perdonato tutto. Colpevole di lesa napoletanità.
  10. Ho tenuto duro sull’allenatore anche quando è sembrato indifendibile (tranne un piccolo momento di debolezza). Colpevole di Mazzarrite acuta.
  11. In alcuni momenti ho amato anche Aronica. Colpevole di cecità.
  12. Non sono mai riuscita a credere che Lavezzi possa migliorare con il tempo. Colpevole di tendenza al suicidio (perché mi azzannerete alle caviglie).
  13. Allo stadio, dopo i gol del Napoli, ho abbracciato gente che neppure conoscevo. Colpevole di eccesso di espansività e gioia.
  14. Non riesco a credere che tutto ciò che ci raccontano sia vero. Colpevole di pensare ancora di avere un cervello. Peccato capitale, oggi (ed ho pure votato De Magistris…).
  15. Ho portato all’interno dello stadio bottigline d’acqua nascoste addosso. Colpevole di mera violazione della legge.
  16. Mi sono rifiutata almeno due volte di mostrare agli steward il contenuto della mia borsa ai tornelli. Colpevole di non accettare controlli solo in Tribuna e per di più quando prima di me sono passate due persone insieme con lo stesso biglietto.
  17. Credo che il Napolista sia un’oasi di felicità. Colpevole di mammite acuta anche se non ho partecipato materialmente alla gestazione, pur avendo nutrito la creatura sin dal primo vagito.
  18. Sono certa di aver utilizzato telefono e mail in modo scriteriato per le mie esternazioni a Gallo ed Admin nei momenti di furore scatenati da alcuni articoli napolisti. Colpevole di avere troppo sangue in corpo. Se dovessero saltare fuori delle intercettazioni in cui dico che Sannino non mi è simpatico non credeteci. In almeno due commenti nel corso dell’anno mi sono trovata d’accordo con lui..
  19. Penso che Maradona sia storia e magia pura, ma che finalmente possiamo guardare avanti, al futuro. Colpevole di regicidio.
  20. Ritengo che non possa essere compito della Società Calcio Napoli controllare le parentele o conoscenze camorristiche di tutti quelli che entrano al San Paolo o sono a bordo campo ma, ancor di più ritengo quantomeno eccessivo che il neoeletto sindaco di Napoli muova un simile rilievo a De Laurentiis. Credo che nessun presidente debba essere tenuto a chiarire questo punto in un paese normale. Colpevole di dare ragione a Ricchiuti, che ha espresso analogo pensiero su Facebook. L’unica differenza è che io non ritengo che l’Italia sia un paese normale… figuriamoci se normale possa essere una definizione per la nostra città.

Ecco, sono pronta. Fucilatemi.

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