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Senza Cristiano Ronaldo, Ferguson vince la Premier e va in finale di Champions

Ragazzi, o l’etica o i soldi. Non ci sono vie di mezzo nella separazione tra il Napoli e Mazzarri. Nessuna simpatia umana per De Laurentiis, né tanto meno professional-cinematografica – i suoi panettoni mi fanno letteralmente vomitare – ma in questa vicenda è l’allenatore che si sta muovendo in modo davvero patetico. In questi casi si oppone quella strana forma di realpolitik che dice: non si può fermare uno che se ne vuole andare. Ma se te ne vuoi andare, avendo tu firmato un regolare contratto, sei già un professionista alquanto discutibile.
Il presidente – dicono – non compra i campioni per la Champions. E allora? Ricorderei l’immenso Alex Ferguson, che quest’anno vince “solo” il campionato e, forse, la Champions. Due stagioni fa gli hanno venduto Cristiano Ronaldo, dicasi CRISTIANO RONALDO. Bene, sir Alex non ha fatto una piega, ha capito le esigenze della società che ha incassato un botto e si è rimesso al lavoro. Ha spedito in giro suo fratello che gli ha portato a casa tal Chicharito (in italiano, Pisellino), fino ad allora totalmente sconosciuto. E ha lavorato sui giovani del Manchester. Conclusione, quella che sapete.
Non c’è niente da fare nella vita è sempre un fatto culturale. E per coltivare un sogno, ce n’è proprio bisogno. Un po’ come l’amalgama per Massimino.
Michele Fusco

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