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Quoque tu Lotito, se ci sei fai nomi e cognomi

A parti invertite, in proposito di decisioni arbitrali, non oso neppure immaginare i commenti che sarebbero piovuti sul nostro amato Napolista. Chi qualche volta si è soffermato a leggere qualche mio articolo sa benissimo che non ho amato molto i terribili pagnistei di Mazzarri, De Laurentiis e Bigon. Ma Lotito è riuscito a fare di più e di meglio. Lotito batte Napoli 3-0. Non tanto per i soliti profluvi dichiaratori a cui ormai siamo abituati nei post-partita. Ma viene da dire: quoque tu Lotito? (visto che al presidente laziale piacciono tanto i latinismi..). Per chi non lo sapesse (credo in pochi) Claudio Lotito è uno dei presidenti più coinvolti della cricca di Moggi & Friends per i noti fatti di calciopoli. Una delle intercettazioni più comiche e famose fu quella di Moggi che parlava con Mazzini (mi pare di ricordare) e diceva: «Ma questo ci è o ci fa?». Lotito infatti si era lamentato in pubblico e in privato di aver perso contro la Juve per un rigore “dubbio”. Il tutto dopo aver incamerato una serie di vittorie proprio grazie a “favori arbitrali”, secondo quanto accertato dalla giustizia sportiva che infatti penalizzò la Lazio. Ma Lotito, coriaceo e faccia di bronzo, si presenta alle telecamere asserendo: «Noi siamo abituati a vincere le partite sul campo e non con altri sistemi.. crediamo nell’etica e nella morale dei valori sportivi». Quoque tu Lotito? E cosa vorresti farci credere? Che adesso il Napoli fa parte del sistema dei potenti del calcio? È così? È tutto pilotato?
Ti chiedo solo una cortesia, fai nomi e cognomi ed elenca fatti e circostanze. Se il calcio è ancora malato di complotti e combine sarò il primo a disdire le pay tv e a non recarmi più negli stadi. Criticavo i dirigenti del Napoli e Mazzarri proprio perché credevo che prima o poi la ruota delle sviste arbitrali avesse cominciato a girare in favore del Napoli. Non perché i piagnistei pagano, ma perché sono convinto che alla fine gli errori si bilancino in larga parte. E ora se qualcuno viene con il dito puntato sotto il nostro naso non possiamo non ammettere che siamo stati un po’ favoriti dagli arbitri quanto siamo stati sfavoriti in passato. Ci fosse stato Totò un bel “Ma mi facci il piacere” l’avrebbe usato di sicuro.. e la prossima volta, caro Lotito, “Parli come badi.. che ogni limite ha una pazienza”..
di Valentino Di Giacomo

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