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Lasciate stare Hoffer
ma il caso Parma resta

L’apertura di un’indagine da parte dell’Antimafia su tre partite del Napoli è una notizia e quindi la diamo. Anzi la riportiamo perché l’ha scritta il Fatto quotidiano a firma Marco Lillo, ripresa da Dagospia. E’ doveroso precisare – più che mai in questo periodo – che un’inchiesta di una Procura non è la verità e che un’intercettazione telefonica non è la Bibbia. Leggendo l’articolo emergono aspetti quantomeno strani: soprattutto l’aumento del traffico di scommesse sulla vittoria del Parma tra il primo e secondo tempo di quella infausta partita. Così come la presenza a bordo campo del figlio di un boss del clan Lo Russo. Quel match – lo ricordiamo tutti – finì tre a due per il Parma, con un’espulsione di Quagliarella per proteste. Sconfitta che pesò in modo decisivo sulla mancata qualificazione alla Champions.
Meno ci convince l’intercettazione sulla mancata convocazione di Hoffer per il match col Cagliari. Certo, quella polemica me la ricordo, la facemmo anche noi. Stupì la sua mancata convocazione, però da qui a dire che con Hoffer in campo avremmo vinto la partita ce ne passa. Insomma, l’inchiesta c’è, aspettiamo. Ma non pendiamo dalle labbra dei pm. E magari un giorno qui su discuteremo di verità e verità giudiziaria. Che c’è tanto bisogno di farlo.
Infine, un’ultima considerazione: ancora una volta la tempistica ci convince poco. Non facciamo i dietrologi, però sicuramente non è una notizia che rasserena lo spogliatoio azzurro.
Massimiliano Gallo
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