Napoli-Sampdoria. Tante cose si possono dire su questa partita. Il primo gol di Diego in serie A, su rigore (inil Napolista Visualizza sito realtà anche l’ultimo, ma a Genova e sempre su rigore), e ancora una fantastica rete in tuffo due anni dopo, e poi un 1-4 con una meraviglia di Mancini. Ma la Sampdoria quest’anno è un capitolo a sé. Che merita di essere ricordato.
Perché la Sampdoria arrivò alla terza di campionato e perché l’avvio di stagione degli azzurri non fu dei più felici. Tutto cominciò a Boras, quando andammo lì per la sfida con l’Elfsborg e alle sei di sera ci ritrovammo senza Quagliarella. Vincemmo, doppietta di Cavani, e poi fu campionato. Uno a uno a Firenze e due a due interno col Bari. In mezzo, se non ricordo male, il pari senza reti con l’Utrecht. Insomma, le polemiche non mancavano. Anche questo sito, me in testa, si faceva sentire. Io Quagliarella non l’ho dimenticato, lo sapete, e quella domenica, alle tre, Fabio segnò di tacco a Udine. Insomma, alla terza giornata il clima era già piuttosto infuocato.
In quest’atmosfera il Napoli scese in campo a Marassi per il posticipo serale. E, secondo me, giocò quella che ancora adesso è la miglior partita della stagione. Una gara incredibile, un primo tempo in cui non facemmo toccar palla ai doriani (che pure avevano Cassano). Nulla da dire, nemmeno dopo che andammo inopinatamente sotto. Roba da smadonnare per settimane. Ma il Napoli non si scompose. Pareggiammo con Hamsik e andammo in vantaggio con un fantastico gol di Cavani nell’area piccola su delizioso assist di Lavezzi. Fu una vittoria di carattere. Quella sera il Napoli giocò contro tutti i criticoni (io ero tra quelli) e i quagliarellisti (in prima fila). Dimostrò carattere. Lippi l’avrebbe chiamata testicolina. Resto profondamente legato a quella partita. Credo che le basi per questo che finora è un campionato sensazionale furono poste quella sera. Quel gruppo che tante soddisfazioni ci sta regalando secondo me nacque lì. Oggi sembra più facile, non ci sono Cassano e Pazzini. E invece è più difficile. Spero tanto che ci sia la stessa determinazione e la stessa cattiveria di quella sera di settembre. Ne abbiamo bisogno.
Massimiliano Gallo