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Autocritica sui rincalzi
e scrivo a Babbo Aurelio

Walcott, Mantovani, Britos, Montolivo, Ruiz, Inzaghi, Cassano, Sissoko… Quante ne abbiamo sentite negli ultimi tempi.. Eppure il Napoli è terzo, lotta su ogni campo e ottiene risultati straordinari. L’appetito vien mangiando e allora non ci si ferma mai. Ancora ancora ancora… gli impeti non hanno freni. Sempre di più, sempre più su, sempre più forte… ancora ancora ancora.
Terzo posto. È iniziata l’euforia. Manca ancora più di un mese a Natale, eppure sono tantissimi i tifosi che già hanno preparato la propria letterina ad un Babbo Natale molto originale. Non veste di rosso ma ha la barba bianca, come il vecchietto foriero di doni è un animatore di sogni, ma sono sogni che si materializzano su uno schermo in una sala buia, a volte anche su un prato verde illuminato da altre luci, altri riflettori.
Il barbuto Babbo Natale è per tanti tifosi Aurelio De Laurentiis. Forte è la voglia di sognare, ingaggiare il campione che possa materializzare ogni più spinta fantasia. Voci da ogni dove e di ogni tipo fomentano questi viaggi  che la mente percorre sempre più veloce. Eppure erano in tantissimi ad inizio stagione a criticare le scelte della dirigenza azzurra, ora sono tutti sulla carrozza ampia e spaziosa dei vincitori. Carrozzone sempre pronto ad ospitare chiunque voglia esserci e voglia farne parte. Alle prime avvisaglie di tempesta non esiteranno a scendere da lì con la stessa velocità con cui ci sono saliti. Yebda è assorto come un profeta biblico: fioccano i 7 in pagella, si sprecano elogi e paragoni di ogni tipo. E Pazienza, Grava, Aronica? Fino a qualche tempo fa metteva i brividi addosso leggerli titolari nelle formazioni illustrate dai giornali nei pre-partita. Facciamo un’ammissione prima alla nostra coscienza: in quanti scommettevano che questi baldi giovanotti ci avrebbero portato ad Anfield o ad ammazzare la Juve nella gelida Torino? In piedi allora! Io per primo: su alcuni di questi ragazzi non avrei scommesso molto. E allora bisogna dire una semplice frase, chiara e concisa: bravo Mister Mazzarri! Comunque vada, ovunque andremo. Perché se adesso si pensa a pochi e mirati rinforzi è grazie alla sua straordinaria capacità di adattamento a lavorare con il materiale che gli viene messo a disposizione. Verrà la sconfitta bruciante, verrà il periodo che gira tutto storto e allora fioccheranno critiche e commenti ingenerosi. Ricordiamoci di questo momento, viviamolo. Ragazzi, siamo terzi: guardiamo l’Inter pluricampione dall’alto in basso, la Juve ancora più giù, la Roma degli Adriano, Borriello e compagnia. Adesso tocca alla società, poche cose ma fatte bene. Posso sbilanciarmi? Mantovani in difesa (ma occhio a Santacroce, se recupera alla grande può essere lui il vero grande colpo), Jucilei del Corinthians a centrocampo (un campionissimo, ne sentirete prestissimo parlare). In attacco? Non servono grandissimi colpi. Qualcuno capace di far rifiatare nei periodi di stanca i tre gioielli e che non crei problemi nello spogliatoio.. come avrebbe fatto Quagliarella, su questo metto mano sul fuoco. E poi aspettiamo Sosa, i colpi ce li ha tutti, il repertorio è quello dei grandi talenti. Diamogli il tempo di ambientarsi ai ritmi del calcio italiano e della forsennata squadra del caro Walter. Ma manca ancora del tempo al Natale.. il nostro Babbo ha ancora tempo per valutare. E poi, caro Babbo Natale, un ultimo regalo:il rinnovo del capitano:giocatore non sempre impeccabile, ma che personalità! Un capitano, c’è solo un capitano! Vero Aurelio?

Valentino Di Giacomo

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