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Espugnata Brescia sotto gli occhi di Renzo Bossi

Era una partita difficile dal punto di vista ambientale e lo si sapeva. Brescia è generalmente un campo ostico per i napoletani. E la gara di ieri non ha fatto eccezioni. Slogan e cori si sono alternati contro il centinaio di accaniti supporter azzurri, sistemati in curva protetti, come da regolamento, da una rete, che in verità hanno risposto per le rime.
Così come non è mancato qualche «buu» nei riguardi di Zuniga, unico giocatore di colore in campo, soprattutto nel primo tempo, quando il colombiano, sulla fascia destra, giocava proprio sotto gli ultras bresciani che lo hanno beccato più volte. Così è stata una gara calda e sentita sugli spalti anche sotto la bufera che ha flagellato per tutta la partita lo stadio Rigamonti. Non è mancato un accenno all’attualità, all’emergenza rifiuti. «Solo i rifiuti, avete solo i rifiuti» ha cantato la curva bresciana contro il manipolo di tifosi azzurri che hanno risposto «Tornerete in serie B». E sin qui nulla di scandaloso. Poi man mano che la partita andava avanti, si riscaldava e il Brescia non riusciva a trovare il bandolo della matassa, i cori si facevano sempre più feroci, pescando nel repertorio classico e becero contro i napoletani. Il primo a farne le spese è stato Zuniga dopo pochi minuti. Un fallaccio, giocatore a terra, e «buuu, buuu» di scherno. Con la speranza che il commissario o il quarto uomo abbiano udito qualcosa. Anche perché i coretti si sono ripetuti per tutta la gara, intensificandosi nel finale, quando il colombiano, stremato, dopo falli ed entrate dure dei bresciani rimaneva a terra, complici anche i crampi alle gambe. Alla fine, però, tutto è filato liscio, per fortuna. Con i pochi tifosi azzurri scortati fino all’autostrada dalle forze dell’ordine. C’è da aggiungere che il Rigamonti era pieno solo a metà, anzi anche di meno, con soli seimila spettatori presenti. Colpa del tempo bruttissimo ma anche del periodo non facile del Brescia, arrivato con questa a cinque sconfitte consecutive e a un passo dalla zona retrocessione dopo un avvio lanciatissimo (e atteso da un trittico di gare dure contro Inter, Milan e Juve).
In tribuna presente anche Renzo Bossi, il figlio del senatur, consigliere regionale della Lombardia, che ha seguito tutta la partita. Sul risultato si è lasciato andare solo a un laconico «il Brescia è stato sfortunato, meritava di più».
Cristiano Tarsia (da Il Mattino)

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