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Caro Walter, io quasi quasi ti amo

Novantatreesimo del secondo tempo. Punizione al limite della nostra area spostati sulla sinistra, una sorta di calcio d’angolo cortissimo. L’arbitro Rocchi già s’è preso una caterva di bestemmie, e non solo oggi. Già lo so, ora ci fregano. Sono anni che il Cagliari ci inc*** all’ultimo secondo. Ecco qua, ora segna Conti, lo so, è un film che ho già visto varie volte. Ma dai, il tempo è scaduto, non c’è tempo per batterla. E’finita. E’ finitaaaa. Ci sta bene pure questo zero a zero. Dai che è finita…
… ecco… tiro ribattuto. Dai che è deve fischiare la fine… Cavani recupera la sfera e corre palla al piede fino alla metà campo e la scarica immediatamente in avanti verso il Pocho che ha seguito l’azione… ma dove va, che  non c’è tempo? Noo, non si ferma più. E’al limite dell’area isolana con il difensore che sta per mangiarselo. Tira…naaaa. Oh mio Dio, non è vero. Godo, godo, godo. Un diagonale perfetto che non ha lasciato scampo all’incolpevole numero uno cagliaritano. Oh mio Dio, non è vero, non è possibile. E’gooool. Dopo non so nemmeno più quanti anni vinciamo in terra sarda, nello stesso modo in cui ci ha appioppato scoppettate nelle passate stagioni. Dio c’è. Sì, Dio c’è.
In quei dieci secondi, dalla ribattuta al gol, sono entrato in trance, in apnea e non ho pensato a niente. Solo dopo, solo dopo aver visto il Pocho fare capriole contro i tabelloni pubblicitari mi sono reso conto di ciò che stava accadendo. Ho pensato a Cellino che ci infanga da tanti lustri. Ho pensato alla Quaglia che anche oggi ha segnato uno dei suoi gol inutili, ho pensato alla mia banda che festeggiava senza freni e ho pensato a me. Da quanto tempo non viviamo qualcosa del genere? Eh?
Caro Walter, spero che ti critichino fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata, perché porta bene. Marò, come sto godendo oggi è difficile da replicare. Tre vittorie di fila, senza subire reti. Terzo posto davanti a Inter, Giuve, Roma ecc ecc. Ma come fanno ancora a criticarti? Ma davvero ancora stanno mettendo in dubbio le tue capacità? Io quasi quasi ti amo.
E’chiaro che noi non siamo la Lazio, eh.
Non svegliatemi, che è peccato.
Gianluigi Trapani

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