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Ranieri: Bucarest ha caricato il Napoli

«Ci stiamo riprendendo e mi aspetto altri passi avanti». La Roma sta guarendo e va a Napoli per proseguire le cure. Claudio Ranieri vuole un altro segnale positivo dalla sua squadra, reduce dai successi contro Inter e Cluj. «Siamo convalescenti», dice il tecnico giallorosso riproponendo la formula utilizzata nelle ultime settimane. A chi vede una squadra in condizioni fisiche imperfette, Ranieri replica: «Contro l’Inter abbiamo segnato al 92′ e abbiamo pressato fino alla fine. Anche contro il Cluj abbiamo fatto lo stesso, nonostante l’avversario cercasse disperatamente il pareggio», dice.
Il Napoli è reduce dal rocambolesco 3-3 ottenuto giovedì sul campo della Steaua Bucarest in Europa League. «Il Napoli viene da un’impresa. Perdeva 3-0 sul campo della Steaua, ha rimontato fino al 3-3 recuperando il match. Non è facile. Non credo di trovare un avversario stanco: con queste imprese, ci si ricarica. Oltretutto, a Bucarest, il Napoli non ha impiegato alcuni giocatori pensando proprio alla sfida con la Roma», dice Ranieri. «Temo tutto il Napoli -aggiunge prima di soffermarsi sull’arsenale offensivo dei partenopei-. Lavezzi, Hamsik e Cavani formano un gran bel tridente, amalgamato e funzionale. Non danno punti di riferimento e si inseriscono molto bene in avanti. Bisogna stare molto attenti»
.La Roma potrebbe presentarsi con un’inedita difesa a 3. «Devo valutare bene ogni cosa», glissa Ranieri, che offre poche indicazioni sulla formazione. «In porta, Lobont mi dà ampia sicurezza, non mi pongo il problema. Doni si sta allenando bene, ha possibilità di giocare. Non escludo nulla, così come non ho mai escluso Simplicio, Cicinho o Baptista. Io penso sempre al bene della Roma», dice. A chi parla di ballottaggio Menez-Vucinic, risponde. «Menez è un giocatore molto importante, sta imparando ad avere determinazione e praticità. È una punta esterna ma ha resistenza migliore rispetto a Vucinic. Chi vedo meglio? Stanno bene entrambi». Una battuta sul proprio contratto, che scade al termine della stagione. «Il ‘sor tranquillò a Roma ha fatto una brutta fine. Preferisco usare il termine ‘serenò, parlo spesso con la dottoressa Sensi e non ho problemi».
Infine una battuta su Totti: «Totti è Totti. È il più grande giocatore italiano, è il nostro capitano e ce lo teniamo stretto. Dal punto di vista fisico è un ragazzino di 20 anni». Il tecnico giallorosso elogia il capitano giallorosso. «Prima viene Totti e poi viene tutto il resto. Gli manca il gol, ma corre tantissimo. Sembra un ragazzino pieno d’entusiasmo, mi soddisfa completamente. Poi, se la strategia lo richiede, posso toglierlo. Ma dal punto di vista fisico è un ragazzino di 20 anni. Contro il Cluj, martedì, solo De Rossi e Castellini hanno corso più di lui», aggiunge Ranieri, che non chiarisce se il numero 10 domani scenderà in campo da titolare. «Gioca dal primo minuto? Lo vedrete domani, decido sempre la sera prima della partita».

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