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Tessere del tifoso ad oltre quota 650.000

«La tessera del tifoso sta andando molto bene, con numeri superiori alle nostre aspettative». Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, esprime soddisfazione per le adesioni alla tessera del tifoso. «Abbiamo superato quota 650mila», dice Maroni, ospite di Ventura Football Club su Radio Uno. «In alcune città, dove le società erano contrarie e hanno anche fatto un pò di ‘melinà, ho notato che le tessere sono superiori agli abbonamenti, sono tifosi veri che non vanno allo stadio per fare violenza ma per vedere la partita». «La tessera del tifoso non è schedatura», ribadisce il ministro, «una schedatura piuttosto c’era stata quando era stato introdotto il biglietto nominativo. La tessera dà dei vantaggi ai tifosi veri e tiene fuori quelli che vanno allo stadio e hanno in mente altro: si tratta di una piccola frangia che ha rapporti a volte poco trasparenti con le società, questa gente qui deve stare lontana dagli stadi». Maroni spiega che «la tessera non è una soluzione miracolista ai problemi ma un tassello aggiunto a misure di sicurezza che hanno ridotto gli incidenti e i feriti». A chi ricorda i disordini di Bergamo durante la festa della Lega Nord, Maroni risponde: «Non c’è un aumento della violenza, anzi. I risultati dicono il contrario: c’è una diminuizione dei reati e un aumento dell’atteggiamento violento solo da parte di ‘gruppuscolì che non accettano che gli altri possano avere idee diverse. Guardiamo i dati della prima giornata di campionato: gli spettatori sono aumentati rispetto alla prima del campionato scorso, ma sono diminuiti quelli in trasferta. I tifosi che vanno a vedere la squadra della propria città hanno capito che con queste norme gli stadi sono più sicuri»

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