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Il mito del Napoli valga per tutte le generazioni

Mimmo Carratelli è un grande giornalista e il suo pezzo su Ajax-Napoli, come quello sulla playstation, lo conferma. Vorrei ricordargli quanto scrisse Athos Zontini (e lui sa sicuramente di chi parlo) in chiusura della sua storia del Calcio Napoli (edita da Sport Sud, in fascicoli settimanali, nel lontano 1964).
Ricordando i molti calciatori del passato e con uno sguardo al campionato da iniziare, scriveva: “di costoro c’è soltanto un ricordo,…un ricordo di gente che ha donato tutto se stessa, che ha saputo combattere e camminare per le vie e gli stadi d’Italia a fronte alta e orgogliosa: uomini che rappresentano un mito…. e il mio augurio che il mito risorga dalle caligini del tempo e il volto di questi uomini riappaia nel cuore e nello spirito di tutte le generazioni calcistiche che vestiranno la azzurra maglia del Napoli! Valga questa riapparizione come esempio, impegno d’amore, come arma di sacrificio e dedizione per l’onore calcistico di questa meravigliosa città. Laggiù, dietro le colline di Posillipo, il sole dolcemente si tuffa nel mare e vi sorride. Vi lascia il suo posto, o nuovi azzurri, e attende che erompa vigoroso e prepotente nel giorno venturo il sole della vostra giovinezza alla conquista del mito partenopeo…” Questa, per me, e credo per Carratelli e per tutti noi, è, seppure un pò “ingenua”, la passione per il Napoli.

Mimmo Taglialatela

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