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Biglietti e abbonati
niente exploit con il Bari

Un giorno in più, nessuna impennata. Nessun incremento sostanzioso, come da copione, in vista di Napoli-Bari. In vista dell’esordio degli azzurri al San Paolo in campionato, dopo le passerelle con il Wolfsburg in amichevole e con l’Elfsborg in Europa League. La prevendita, dicevamo, si è però attestata sui numeri poco entusiasmanti registrati fino a ieri: neanche diecimila biglietti; come neanche diecimila sono gli abbonati, un dato che persiste ormai da una settimana. A rilento, insomma. Talmente tanto che le previsioni più vicine alla realtà raccontano che, per l’esordio in campionato, il dato degli spettatori non dovrebbe superare le 25mila presenze. E allora, l’analisi. Che comincia dallo studio del dato abbonati della stagione precedente, un generico «circa 17mila» comunicato dal club azzurro, che molto ma molto difficilmente sarà eguagliato: «La questione non riguarda soltanto il Napoli, piuttosto l’intero mondo del calcio: da un lato c’è il riflesso della crisi economica, dall’altro anche l’introduzione della Tessera del tifoso», spiega il direttore generale, Marco Fassone. Una volte concluse le campagne abbonamenti di tutti i club di serie A, Napoli compreso, sarà possibile stilare un bilancio preciso e dettagliato, ma nel frattempo è utile anche basarsi sulle proiezioni: rispetto alla stagione precedente, la società di De Laurentiis ha perso molti abbonati nelle curve, ovvero l’epicentro delle proteste contro la Tessera. Strumento propedeutico per sottoscrivere l’abbonamento, nonché necessario per seguire la squadra in trasferta. Secondo una prima stima, la fetta di fedelissimi venuta meno in curva equivale al 40 percento: più o meno 4mila abbonamenti. Spettatori appartenenti ai gruppi organizzati contrari alla Tessera che, però, il Napoli recupera in termini di biglietti: al San Paolo, infatti, possono comunque accedere acquistando regolare tagliando. Il calo di spettatori in vista della partita in programma domenica con il Bari, però, persiste: il clima popolare non è ancora torrido, insomma, ma sulla flessione influisce anche la successiva partita di Europa League con l’Utrecht, in programma giovedì prossimo. Il tifoso medio, insomma, sceglie. Ma sull’andamento della prevendita e della campagna abbonamenti sembra influire anche un po’ di scetticismo relativo al risultato del mercato: l’umore della città, facilmente controllabile attraverso i forum del web o le trasmissioni radiofoniche, racconta questo. Nonostante il campo finora abbia pagato, in termini di risultati, e gli ultimi arrivati non abbiano ancora avuto modo di mettersi in mostra
Fabio Mandarini (da il mattino)

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