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Odio il calcio metallico perciò tifo Spagna

Spero che la Spagna vinca il mondiale. Intanto perché sono napoletano. E non posso dimenticare i legami storici e culturali con gli spagnoli. Legami, forse, addirittura antropologici…ma non andiamo nel difficile (e nell’opinabile). C’è però un altro motivo. Molto interno alla mia visione del calcio. Uscite Brasile ed Argentina non restano che gli spagnoli a giocare un calcio brillante. Fantasioso. Che cerca di coniugare schemi ed estro. Vigore atletico e fantasia. Insomma un calcio non “metallico”. Ed io odio il calcio”metallico". A che cosa intendo riferirmi con questa espressione inventata per il Napolista? Intendo riferirmi a quel tipo di calcio in cui alla fine dell’incontro non ti ricordi nemmeno il nome di un calciatore. Quel calcio dove se gioca x o gioca y nulla cambia. In fondo un calcio da catena di montaggio. Tutti i pezzi sono più o meno uguali. E tutti più o meno buoni. Così mi appaiono Germania ed Olanda.
Compagini da “calcio metallico.” Che poi magari siano in grado di battere chiunque e vincere il mondiale, anche con merito, è un’altra storia. Che nulla ha a che vedere con il piacere di vedere una partita di calcio.
L’eliminazione di Brasile ed Argentina è stata come un brusco risveglio. Il mondiale rischia di perdere (o ha perso) la sua dimensione onirica. Finché i carioca sono in corsa ti puoi aspettare di tutto. Qualunque magia. Qualunque numero. E ti puoi abbandonare ai sogni. Ai ricordi mitici. Ma si è mai visto un attacco come quello messo in campo dal Brasile nel 1958? Garrincha, Didì, Vavà, Pelè Zagalo! Cinque mostri con un super mostro. Chi li ha visti giocare non se li può dimenticare. E poi negli anni a venire Gèrson, Tostao, Zico, Falcao, Ronaldo…
Un discorso analogo potrebbe essere fatto per l’Argentina. Siamo stati tutti con il fiato sospeso fino all’ultimo. In attesa che Messi facesse il Maradona. Che scrivesse una pagina mitica con la pennellata del fuoriclasse. Chiudendo ogni tanto gli occhi. E rivedendo le magie di Diego che da solo vinse il mondiale.
Insomma il  motivo per cui spero che vinca la Spagna è in fondo estetico.
Guido Trombetti

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