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Italia, minimo risultato
col massimo sforzo

Minimo risultato col massimo sforzo. Un’Italia nel complesso più che dignitosa, per certi versi una delle migliori formazioni viste fin qui al Mondiale, non è andata oltre un pareggio contro il Paraguay. Tra l’altro ottenuto su azione di calcio d’angolo e grazie a un’uscita a farfalle del portiere avversario. I tre giocatori del Napoli sono rimasti in panchina. Buon primo tempo, soprattutto nell’impostazione del gioco, sotto una pioggia battente. Nessun tiro in porta, però. Loro, invece, sono andati in gol su punizione dalla tre quarti con cross in area. Cannavaro e De Rossi si sono lasciati anticipare. Mi sa che la differenza sta tutta qua: non abbiamo la difesa granitica di quattro anni fa. E forse i primi a saperlo sono proprio i giocatori in campo. Nella ripresa abbiamo sofferto all’inizio, poi abbiamo trovato il pareggio e sfiorato il successo con un tiro insidioso di Montolivo da trenta metri. E nulla più di realmente pericoloso. Il fiorentino ha giocato bene, forse con Pepe (e anche Criscito) è stato il migliore dei nostri. Adesso tocca alla Slovacchia di Hamsik e alla Nuova Zelanda.
Massimiliano Gallo

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