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Cannavaro a Dubai, cimitero degli elefanti

Un tempo erano i Cosmos di Pelè e Chinaglia, oggi sono le squadre degli Emirati. Tu chiamalo, se vuoi, il cimitero degli elefanti. Fabio Cannavaro andrà a giocare dagli sceicchi, a Dubai, in una squadra che si chiama Al Ahli. Segno che persino il capitano della Nazionale si considera a fine carriera. Per questo motivo non l’avrei voluto a Napoli. Sin troppo comodo aggrapparsi alle radici e alla nostalgia quando non ci sente più forte come un tempo. Sarebbe stato bello se fosse venuto a dare una mano un paio d’anni fa. Oggi, avremmo dato noi una mano a lui. E francamente non ne avrei capito il motivo.
Semplicemente ridicole le sue prime dichiarazioni: "Sono molto felice per l’accordo raggiunto con l’Al Alhi. Avevo pensato da tempo di trasferirmi a vivere a Dubai, una città che amo. Quindi questo è un sogno che si realizza, arrivare a giocare in un grande club di questa città". Mah.
Poi, sia chiaro, può anche darsi che nel prossimo mese Fabio dia il meglio di sé e giochi un grandissimo Mondiale. Io lo spero, ma se ha sottoscritto un contratto biennale con una squadra di Dubai vuol dire che, se fosse presidente di una società di serie A, Cannavaro non acquisterebbe mai Cannavaro.
<strong>Massimiliano Gallo</strong>

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