Napoli-Nizza, attenti a Favre allenatore ingiustamente sottovalutato (perché svizzero)

L'allenatore del Nizza ha sempre ottenuto risultati decisamente superiori alla qualità delle squadre da lui allenate. Sconta l'essere svizzero

De Laurentiis Favre

Mg Milano 23/10/2019 - Champions League / Inter-Borussia Dortmund / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Lucien Favre

Ottimi risultati, ben al di là della qualità delle sue squadre

A proposito del sorteggio dei play-off di Champions League: è verissimo, come tutti o quasi stanno facendo notare, che la rosa del Napoli è di gran lunga superiore a quella del Nizza, ma attenzione a non prendere sotto gamba le squadre allenate da Favre. Un tecnico un po’ troppo sottovalutato ma che finora ha dimostrato di sapere ottenere risultati importanti. Proprio a discapito di squadre con organici superiori. In Germania, nei quattro anni alla guida del Borussia Monchengladbach, ha ottenuto un quarto e un terzo posto (validi, rispettivamente, per la qualificazione ai preliminari e ai gironi di Champions). Ha avuto la meglio su squadre con rose sulla carta più competitive di quelle da lui allenata.

E lo stesso è accaduto lo scorso anno in Francia. Ha condotto il Nizza per la prima volta ai preliminari di Champions. Ha preceduto in classifica squadre più accreditate come Lione, Olympique Marsiglia e Bordeaux.

Non ha ottenuto i riconoscimenti che merita

Se si rapportassero i risultati ottenuti da Favre negli ultimi anni col valore degli organici a sua disposizione, lo svizzero dovrebbe essere considerato un mago della panchina. Troppo spesso si tende, a giusta ragione, a tessere le lodi di grandi allenatori che ottengono grandi risultati alla guida di squadre con organici di un certo livello. Purtroppo ci si dimentica di quelli che ottengono più o meno gli stessi risultati allenando squadre con organici inferiori.

Senza nulla togliere al bravissimo Sarri ma è pacifico che un conto è arrivare secondi/terzi avendo a disposizione il secondo/terzo organico della Serie A. Altro conto è classificarsi terzo/quarto potendo contare sul sesto/settimo organico della Bundesliga o arrivare terzo in Francia da sesto favorito. Sarri ha finalmente ottenuto i riconoscimenti che merita. Viene giustamente definito un “maestro”, un grandissimo allenatore, uno dei più bravi e preparati d’Europa, etc (ed è vero!). Mentre Favre per i più è ancora un semi-sconosciuto!

Sono convinto che se Favre, anziché essere nato in Svizzera, fosse stato italiano, spagnolo, inglese, tedesco, argentino o brasiliano, oggi sarebbe stato considerato uno dei miglior allenatori in circolazione. La carta d’identità conta (e non solo per la data di nascita ma anche per il luogo).

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