«In Europa avete voluto la concorrenza? E ora arriva l’Nba. L’Eurolega di che si lamenta?»
Il presidente di Fiba Europe (la federazione mondiale di basket) al Paìs: "L'Eurolega è insostenibile, ora ci facciano vedere come competono in un mercato in cui c'è anche l'Nba"

OKLAHOMA CITY, OKLAHOMA - JUNE 22: Shai Gilgeous-Alexander #2 of the Oklahoma City Thunder attempts a jump shot against Andrew Nembhard #2 of the Indiana Pacers during the third quarter in Game Seven of the 2025 NBA Finals at Paycom Center on June 22, 2025 in Oklahoma City, Oklahoma. Justin Ford / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP
Nel basket europeo sta per scoppiare una “guerra” che potrebbe letteralmente cambiare tutto: quella tra l’Eurolega e l’Nba. A ottobre 2027 il campionato americano di fatto calerà in Europa con una sua costola, una competizione a 16 squadre (12 franchigie permanenti, tra cui probabilmente due italiane). E l’Eurolega che fine farà? El Paìs l’ha chiesto a Jorge Garbajosa, che è il presidente di Fiba Europe. La Fiba è la federazione mondiale di basket.
Secondo lui il basket europeo “è nel mezzo di una transizione verso qualcosa di molto luminoso. Se parliamo dell’arrivo dell’Nba in Europa e della riorganizzazione delle competizioni per club, ci troviamo in un periodo di studio e decisioni che avranno un impatto sul basket europeo e mondiale per i prossimi 25 anni”.
Secondo l’arrivo degli americani è “positivo per molte ragioni. Finanziarie, competitive e di salute dei giocatori. Non capisco quando un allenatore dice che ci sono troppe partite quando il suo club ha approvato questa espansione. L’Nba avrà 12 franchigie più quattro provenienti dalla Bcl (Basketball Champions League) e dai campionati nazionali. È già un calendario che sta passando da una competizione a 20 squadre a una a 16. Troppe partite per chi? Solo lo 0,9% dei giocatori in Europa gioca 90 partite a stagione, e queste sono nella competizione in continua espansione. Giocatori di Unicaja, Tenerife, Murcia… giocano 50 partite. Di cosa stiamo parlando? D’altro canto, i club faticano a far quadrare i conti e l’Nba è l’organizzazione sportiva al mondo con la maggiore capacità di generare ricavi. Perché questo è negativo? Creeremo stipendi migliori, più intrattenimento e questi profitti saranno investiti nello sviluppo dei giovani giocatori. L’Eurolega è una grande competizione, ma qualcosa non va quando i club soffrono così tanto finanziariamente e quell’ecosistema opera con un tasso di perdita del 60%. Non è sostenibile. L’Nba arriva per risolvere questo problema. È un’opportunità storica per rilanciare il basket europeo verso il futuro”.
“È la legge del libero mercato. Nel 2000, il monopolio della Fiba non poteva essere consentito e fu creata l’Eurolega. Esatto, queste sono le normative dell’Unione Europea. Quindi ecco fatto, ora competiamo. Non so quante volte ci siamo incontrati per trovare soluzioni. Ci ho provato. Fiba Europe è qui per unire. Se possiamo lavorare insieme, fantastico. Altrimenti, gareggiamo. La cosa positiva è che qualsiasi squadra in Europa può far parte dell’Nba Europe. C’è molto ottimismo attorno a questa competizione. I campionati nazionali sono il nostro pane quotidiano, e se si compete bene lì, si viene ricompensati. Questa è meritocrazia, lo spirito stesso della competizione”.









