A due punti dalla vetta, a Napoli c’è un clima da tragedia. Almeno aspettiamo i verdetti per la sentenza
In fondo lo disse lo stesso Conte prima dello scudetto: “il tifoso del Napoli sa diventare anche cattivo”. Sostenere il tecnico significa anche riconoscenza

Dc Napoli 30/08/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Antonio Conte
A due punti dalla vetta, a Napoli c’è un clima da tragedia. Almeno aspettiamo i verdetti per la sentenza
Congedate le nazionali e dipanata la nebbia del caos di chiacchiere e strepiti su Antonio Conte, ora la parola al campo per capire. Lì in allenamento come nelle gare ufficiali emergono problemi, punti di forza o presunte divisioni di un gruppo. E, soprattutto, emergono i limiti di una squadra come dimostra l’Italia, che sia di Gattuso o di Spalletti. Il crollo contro la Norvegia fornisce non pochi rinforzi ai ragionamenti del coach british-pugliese quando parla di competitività con il calcio europeo e di crescita del club. Il calcio italiano sta nella voglia di Pio Esposito e nella resa del secondo tempo di calciatori che non riescono a ritrovare nemmeno rabbia o identità come l’epica rimonta dell’Irlanda o la vittoria della Scozia di Scott McTominay.
Sabato sera Antonio Cone deve reinventare l’ennesima formazione dopo aver perso Anguissa mentre il recupero di Lukaku apre a ipotesi di moduli a due in attacco con Hojlund mentre a centrocampo potrebbe tornare lo schema a 5 senza Zambo. Tutto questo avviene nel momento clou di 30 giorni dove ci sono due competizioni a eliminazione diretta (Coppa Italia e Supercoppa) e due gare decisive per la classifica di Champions: in mezzo Atalanta, Roma e Juve.
Ora è inevitabile che il grido dell’allenatore deve entrare nella testa di chi ha avuto qualche mal di pancia o di chi si sente sazio dopo il 4° scudetto. Magari possono arrivare anche scelte forti se pensiamo alle parole del coach british-pugliese su Vergara e Ambrosino. Poi servirà, a beneficio della chiarezza di tutto l’ambiente, capire la questione infortuni. Tutte le squadre stanno subendo guai muscolari che tengono fuori calciatori importanti, il Napoli un po’ di più. Se è una coincidenza o qualche errore di valutazione è importante individuarlo a beneficio di una piazza isterica che a due punti dal primo posto e con tutte le competizioni in gioco offre spettacoli da tragedia greca. In fondo lo disse lo stesso Conte prima dello scudetto: “il tifoso del Napoli diventa cattivo se non vince”. Ecco, almeno aspettiamo i verdetti e poi si emettano sentenze. Intanto sostenere Conte è anche un motivo di riconoscenza.











