La Germania e la grande paura della Slovacchia di Calzona: «Vendeva caffè, un giorno incontrò il bancario Sarri»

Stasera Germania-Slovacchia. Ai tedeschi basta un pari ma non si sa mai. La Faz scrive del ct italiano: «Per me il calcio è spettacolo, bisogna fare di tutto per far divertire gli spettatori»

Calzona

Mp Empoli 20/04/2024 - campionato di calcio serie A / Empoli-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Francesco Calzona

Anche la Germania ha paura dei playoff. E la paura della Germania si chiama Slovacchia, quindi Francesco Calzona il ct che ha allenato anche il Napoli e che agli ultimi Europei ha fatto tremare l’Inghilterra. Stasera si gioca Germania-Slovacchia. Alla Germania basta an che un pareggio (ha la miglior differenza reti) ma la paura resiste ugualmente.

«Sarebbe un traguardo storico», ha giustamente detto Calzona.

Se ne occupa il quotidiano tedesco Faz:

«Per gli esperti, il successo della Slovacchia non è stata una sorpresascrive la Faz – La chiave del successo della Slovacchia è l’allenatore, la cui carriera è stata segnata da ingegno e perseveranza».

Il giornale tedesco ripercorre la carriera, anche da giocatore, di Calzona. Racconta “che per arrotondare il suo stipendio viaggiava per la Toscana come venditore di caffè in grani e macchine da caffè, trovò il suo mentore in Sarri, allora impiegato di banca. I due divennero inseparabili e Calzona divenne l’assistente di Sarri“. E il suo passaggio doppio al Napoli. “Nel 2015, il Napoli ingaggiò i due, che in soli tre anni al Vesuvio diedero forma a un’epoca e a uno stile soprannominato “Sarrismo”, attirando l’attenzione di tutta Europa per il loro calcio spettacolare. Pep Guardiola definì Sarri “uno dei migliori allenatori del mondo”, e il suo calcio “bello come un drink al sole”. Calzona può certamente vantare una parte significativa di questo complimento”.

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La seconda volta fu da protagonista sfortunato nel disastrato Napoli post-scudetto. Un anno dopo, come ha raccontato lo stesso 57enne, ricevette una chiamata mentre faceva rifornimento da Marek Hamsik, un’icona del Napoli, ex capitano della Slovacchia, ora team manager e vice. La sua proposta: diventare allenatore della nazionale. Calzona accettò, diventando il primo allenatore non originario dell’ex Cecoslovacchia a ricoprire l’incarico. Da allora, la Slovacchia è tornata sulla buona strada per il successo: con pressing alto, possesso palla e un calcio d’attacco coraggioso e verticale. “Per me il calcio è spettacolo; bisogna fare di tutto per intrattenere gli spettatori”, è il credo dell’italiano.

Il suo grande protagonista è Lobotka, “un piccolo, abile regista e garante dell’equilibrio, anche lui del Napoli. Nel 2024, a Calzona è stato persino concesso di allenare contemporaneamente la Nazionale e i campioni d’Italia in carica per alcuni mesi. Questo dimostra quanto sia stimato a Bratislava e in Italia. Se non riuscisse a sconfiggere la Germania, la Slovacchia avrebbe ancora i playoff di qualificazione ai Mondiali da disputare. È improbabile che la nazionale slovacca sia l’ultimo incarico da allenatore di Calzona. Lui vuole di più. Ha già annunciato la sua speranza di allenare un giorno un grande club”.

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