Trump ha trascorso il 25% del tempo della sua presidenza giocando a golf. E lui ci guadagna (Corsera)

Spesi 248,2 milioni di dollari per gli spostamenti di questi 73 giorni. Hotel e resort della Trump Organization fatturano al governo le spese di soggiorno per agenti segreti e funzionari al seguito

Supercoppa italiana a washington

NEW YORK, NEW YORK - SEPTEMBER 07: (L-R) U.S. President Donald Trump and granddaughter Arabella Kushner attend the Men's Singles Final match between Jannik Sinner of Italy and Carlos Alcaraz of Spain on Day Fifteen of the 2025 US Open at USTA Billie Jean King National Tennis Center on September 07, 2025 in New York City. Clive Brunskill/Getty Images/AFP (Photo by CLIVE BRUNSKILL / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Paolo Valentino sul Corriere della Sera riporta uno fatto dalla rivista francese Le Grand Continent su quanto costi agli americani l’hobby del presidente Trump

“Molto più che un semplice hobby, il golf è una componente essenziale del modo in cui Donald Trump esercita il suo potere. Al punto da occupare una fetta considerevole del suo tempo. Da quando è tornato alla Casa Bianca, il 20 gennaio di quest’anno, Trump ha trascorso 73 su 294 giorni, cioè il 25% della sua presidenza, giocando a golf in uno dei resort di sua proprietà, principalmente in Florida, ma non solo”.

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Sono 16 i campi da golf di proprietà di Trump, 11 dei quali negli Usa.

“La passione di Trump per il golf costa però piuttosto cara all’erario americano: ben 248,2 milioni di dollari per i 73 giorni in questione, la maggior parte dei quali per gli spostamenti aerei, tenendo conto che oltre all’Air Force One, altri aeroplani sono necessari per trasportare giornalisti, collaboratori e soprattutto le auto e i Suv del corteo presidenziale”

Gli americani pagano e Trump ci guadagna

“Per contro, se le giornate sul green del «Commander in Chief» sono costose per i contribuenti Usa, lui ci guadagna piuttosto bene. Già dal suo primo mandato, infatti, hotel e resort della Trump Organization fatturano al governo americano le spese di soggiorno per agenti segreti e funzionari del seguito, applicando tariffe molto più alte di quelle normali”.

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