Dopo le parole di Conte, sarebbe doveroso l’intervento di De Laurentiis oltre che la reazione dei defunti (Damascelli)

Sul Giornale. A differenza dell’Eintracht, il Bologna non ha fatto catenaccio e dunque il Napoli è passato dal pareggio alla sconfitta.

De Laurentiis Conte

Dopo le parole di Conte, sarebbe doveroso l’intervento di De Laurentiis oltre che la reazione dei defunti (Damascelli)

Sul Giornale Tony Damascelli scrive anche del Napoli e quindi delle parole di Antonio Conte dopo la sconfitta di Bologna.

Scrive Damascelli:

Il campione in carica, Conte, va in analisi. A differenza dell’Eintracht, il Bologna non ha fatto catenaccio e dunque il Napoli è passato dal pareggio alla sconfitta. Netta, contro un avversario che non ha goduto di due giorni di riposo come i partenopei apatici e nervosi, zero tiri in porta, sfiancati a livello agonistico dal Bologna reattivo, quello del Napoli, cinque volte battuto tra Italia ed Europa, diventa un caso da studiare, il suo allenatore non riesce a trovare o capire il calo di energie che sono poi il suo credo e slitta vilmente nelle parole «o non sto facendo un buon lavoro o qualcuno forse non mi vuole sentire, non ho voglia di accompagnare un morto», il raffinato eloquio del salentino spiega lo stato dell’essere, sarebbe doveroso l’intervento di De Laurentiis, oltre alla reazione dei “defunti”.  

Conte: «Sono preoccupato. O non sto facendo un buon lavoro o qualcuno non vuol sentire»

L’allenatore del Napoli, Antonio Conte ha commentato la sconfitta col Bologna a Dazn spiegando la sua preoccupazione per la quinta sconfitta arrivata dall’inizio dell’anno

«Sono preoccupato, c’è poco da dire perché una squadra che viene indicata come protagonista e perde 5 partite significa che c’è qualcosa che non sta andando per il verso giusto. Noi non dobbiamo mai dimenticare che dopo uno scudetto vinto siamo arrivati decimi e questo non è stato di grande insegnamento perché si pensa che dall’oggi al domani il brutto anatroccolo diventa cigno. La vittoria dell’anno scorso è stata una cosa straordinaria che non c’entra. Quest’anno stiamo continuando a lavorare ma ci dobbiamo chiedere se lo stiamo facendo nel modo giusto o se lo stiamo facendo crogiolandoci sul fatto che si è vinto e ci indicano come favoriti e pensiamo qualcosa di diverso. Sicuramente non abbiamo quella energia positiva che c’era l’anno corso e non è da oggi. Lo sanno i ragazzi cosa penso, mi dispiace che non sto riuscendo a cambiare questa energia e significa che non sto facendo un buon lavoro o che qualcuno non vuol sentire»

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