È morto Victor Conte l’uomo che ideò un piano per il doping dei grande atleti americani
Forniva sostanze dopanti non rilevabili. Rivelò di aver visto Marion Jones iniettarsi steroidi. Fornì anabolizzanti a Barry Bonds il battitore simbolo dei San Francisco Giants.

Track star Marion Jones wipes tears from her eyes as she departs US District Court 05 October 2007 in White Plains, New York. A tearful Jones said Friday she had broken the trust of her fans and announced she was retiring from the sport after admitting in court to taking steroids. Jones, 31, appeared in a court where she pleaded guilty to a charge of lying to federal agents over her drug use and an unrelated fraud charge, for which she now faces up to 10 years in jail. In a statement read out to the court, Jones admitted using the steroid THG, produced by the Bay Area Laboratory Cooperative (BALCO) and known as "the clear," from September 2000 until July 2001. AFP PHOTO/DON EMMERT (Photo by DON EMMERT / AFP)
È morto all’età di 75 anni Victor Conte, l’ideatore di un piano per fornire sostanze dopanti non rilevabili ad atleti professionisti, tra cui le star del baseball Barry Bonds e Jason Giambi e la campionessa olimpica di atletica leggera Marion Jones, decenni fa. L’indagine del governo federale su una società fondata da Conte, la Bay Area Laboratory Co-Operative (Balco), ha portato alla condanna di Marion Jones, della ciclista d’élite Tammy Thomas e dell’ex difensore della Nfl Dana Stubblefield, insieme ad allenatori, distributori, un preparatore atletico, un chimico e un avvocato per aver utilizzato doping. Il racconto è del Guardian.
Victor Conte e lo scandalo doping
Conte, che ha scontato quattro mesi di carcere federale per spaccio di steroidi, ha parlato apertamente dei suoi ex clienti. In una celebre intervista, raccontò di aver visto Marion Jones iniettarsi ormoni della crescita, ma non accusò mai Barry Bonds, il battitore simbolo dei San Francisco Giants. L’inchiesta portò alla pubblicazione del libro “Game of Shadows”, che spinse la Mlb ad aprire un’indagine indipendente guidata da George Mitchell. Conte ha affermato di aver venduto steroidi noti come “la crema” e “il trasparente” e di averne consigliato l’uso a decine di atleti d’élite. “L’uso illegale di sostanze dopanti rappresenta una seria minaccia per l’integrità del gioco,” si leggeva nel documento. “L’uso diffuso di tali sostanze svantaggia gli atleti onesti e solleva dubbi sulla validità dei record del baseball.”
Dall’indagine Balco alla caduta di Bonds
L’indagine federale su Balco è iniziata con un agente delle imposte che ha rovistato tra i rifiuti dell’azienda. Conte si dichiarò colpevole di due delle 42 accuse a suo carico nel 2005, evitando un processo lungo e mediatico. Il personal trainer di Bonds, Greg Anderson, si è dichiarato colpevole delle accuse di distribuzione di steroidi ed è stato condannato a pochi mesi di prigione. Bonds fu accusato di aver mentito a una giuria riguardo all’assunzione di sostanze dopanti e fu processato nel 2011. I pubblici ministeri abbandonarono poi il caso. Nonostante i 762 fuoricampo in carriera e i sette premi Mvp, Bonds non è mai stato inserito nella Baseball Hall of Fame.
Dopo lo scandalo, il ritorno
Dopo aver scontato la pena in un carcere di minima sicurezza che lui stesso ha descritto come “un rifugio per uomini”, Conte è tornato in attività nel 2007, rilanciando un’attività di integratori alimentari chiamata Scientific Nutrition for Advanced Conditioning (Snac) System.Da allora, ha mantenuto un atteggiamento ambiguo e provocatorio: ha sostenuto di aver semplicemente “livellato il campo di gioco” in un mondo già pieno di imbroglioni. Il dottor Gary Wadler, all’epoca membro dell’Agenzia Mondiale Antidoping, fu netto: “State parlando di traffico di droga totalmente illegale… Questa non è filantropia. Questo è spaccio di droga. Victor Conte lascia un’eredità controversa: tra la lotta al doping e la cultura della prestazione a ogni costo, la sua storia resta una ferita aperta nello sport mondiale.











