Serie A, Premier e Liga inviano una lettera alla Commissione Europea contro il pezzotto

Si tratta di una lettera in cui si esprime forte preoccupazione circa l'impatto che lo streaming illegale ha sulle rispettive attività e in cui si richiede un intervento legislativo urgente da parte della Commissione Europea contro la pirateria audiovisiva.

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Db Riad (Arabia Saudita) 03/01/2025 - Supercoppa Italiana / Juventus-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Ezio Simonelli-Luigi De Siervo

Tutti uniti contro il pezzotto. Serie A, Premier League, Liga, Sky, Dazn e le associazioni dei consumatori di riferimento hanno indirizzato oggi una lettera a Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, e a Glenn Micallef, Commissario europeo per l’equità intergenerazionale, la gioventù, la cultura e lo sport. Si tratta di una lettera in cui si esprime forte preoccupazione circa l’impatto che lo streaming illegale ha sulle rispettive attività e in cui si richiede un intervento legislativo urgente da parte della Commissione Europea contro la pirateria audiovisiva.

Il grido di allarme contro il pezzotto

Un grido di allarme che viene lanciato sulla base di dati impietosi: nel 2024, l’81% dei milioni di streaming live illegali rilevati in Europa non è stato sospeso e meno del 3% è stato interrotto entro 30 minuti dall’invio di una notifica. Si stimano perdite annuali pari a 2,2 miliardi di euro per l’industria audiovisiva italiana, 1,8 miliardi di euro in Germania e 1,5 miliardi di euro in Francia.

I 34 firmatari della lettera esortano l’adozione di misure legislative in linea con i precedenti impegni assunti dalla Commissione e sostenuti dal Parlamento Europeo. Vale a dire misure che garantiscano:

  • Al ricevimento di una segnalazione i contenuti illeciti siano rimossi il più rapidamente possibile e, in ogni caso, entro un termine massimo di 30 minuti.
  • In tutti gli Stati membri siano disponibili ordini di blocco dinamico in tempo reale a livello dell’Ue (compreso il blocco degli indirizzi Ip) che riguardino i siti mirror e i domini successivi.
  •  Gli intermediari (compresi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, piattaforme, host, Vpn, Cdn e app store) introducano e mantengano solide politiche di Know Your Business Customer (Kybc).

I firmatari, dal canto loro, si sono impegnati a promuovere la concorrenza leale, l’innovazione e la responsabilità, rendendosi disponibili a collaborare e a sostenere il lavoro della Commissione con dati, approfondimenti e contributi tecnici, al fine di varare una Legge che tuteli i titolari di diritti e i contenuti audiovisivi dalla minaccia della pirateria digitale.

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Le parole di De Siervo

«La Lega Calcio Serie A ribadisce con fermezza la necessità di un intervento risoluto da parte dell’Unione Europea per contrastare in modo più efficace la pirateria digitale nel nostro continente. È oramai conclamato che la diffusione illegale di contenuti live produce rilevantissimi danni economici non solo per l’intero sistema calcistico, ma anche per tutto il settore audiovisivo e per i cittadini onesti, che invece pagano regolarmente un abbonamento per vedere la propria squadra del cuore o i film e le serie Tv preferite», ha dichiarato l’Amministratore Delegato della Lega Calcio Serie A, Luigi De Siervo. «Oltre a quanto stiamo facendo in Italia con la piattaforma Piracy Shield contro le Iptv illegali e con le recenti misure che consentono ai titolari di diritti di perseguire civilmente e penalmente i ‘pirati’ e chi accede a contenuti illegali, serve ora una stretta contro le Vpn utilizzate per aggirare i blocchi. Con la lettera alla Commissione intendiamo sottolineare l’urgenza di adottare nuovi strumenti normativi più incisivi e più in linea con le dinamiche che i pirati stanno cercando di adottare al fine di salvaguardare il valore del nostro prodotto», ha concluso.

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