L’Indonesia vieta i Mondiali di ginnastica a Israele: «Non portano alcun beneficio, solo rabbia» (El Paìs)
I Mondiali a Djakarta. Il Cio ha difeso la loro partecipazione ricordando gli accordi di pace. Il governatore replica: «Qui la maggioranza è musulmana». Assente anche Simone Biles

Rio de Janeiro (Brasile) 11/08/2016 - ginnastica artistica / Olimpiadi Rio de Janeiro 2016 / foto Imago/Image Sport nella foto: Simone Biles ONLY ITALY
Sono iniziati ieri a Jakarta, in Indonesia, i Mondiali di ginnastica, segnati dalle assenze eccellenti di Simone Biles e della nazionale di Israele. La Biles, in questo anno post-olimpico, conserva il dubbio sul suo ritorno alle gare di alto livello. Agli atleti israeliani è stato invece negato il visto d’ingresso. Ne scrive El Paìs
La rabbia del Cio per l’assenza di Israele
L’assenza forzata di Israele preoccupa il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) che in un comunicato ricorda l’accordo di pace promosso da Donald Trump. Inoltre mette in guardia sul rischio di minare l’ideale olimpico secondo cui lo sport va oltre confini e conflitti. «Queste azioni privano gli atleti del loro diritto a competere pacificamente e impediscono al Movimento Olimpico di mostrare il potere dello sport», sottolinea il Cio, denunciando un precedente – il veto a un Paese negando i visti ai propri atleti – che potrebbe avere ripercussioni anche sui Giochi di Los Angeles 2028, soprattutto alla luce delle scelte arbitrarie sui visti e delle liste di cittadini indesiderati negli Stati Uniti.
La Federazione Internazionale di Ginnastica (Fig), guidata dal giapponese Morinari Watanabe, ha reagito con un comunicato formale: “La Fig riconosce le difficoltà affrontate dal Paese ospitante nell’organizzare questo evento”, sottolineando le sfide legate alle possibili proteste e tensioni in Indonesia, un Paese con circa 240 milioni di abitanti musulmani, secondo solo al Pakistan. Israele ha presentato due appelli al Tas contro la Fig per ottenere misure urgenti che garantissero la partecipazione dei suoi atleti. Senza successo. Il primo è stato archiviato, il secondo è ancora in esame, senza l’applicazione di provvedimenti cautelari.
La dura replica del governatore di Jakarta
“Come governatore di Jakarta, nelle attuali circostanze, non permetterò la presenza di ginnasti israeliani ai Mondiali. Non portano alcun beneficio, solo provocano rabbia”, ha dichiarato Pramono Anung Wibowo. Non è la prima volta che l’Indonesia vieta la partecipazione degli atleti israeliani: già nel 1962 negò i visti ai partecipanti israeliani e taiwanesi ai Giochi Asiatici, e nel 2023 la Fifa tolse all’Indonesia l’organizzazione del Mondiale Under 20, trasferendolo in Argentina.
Tra i sei ginnasti israeliani iscritti c’era Artem Dolgopyat, uno dei grandi specialisti al corpo libero – campione olimpico a Tokyo, argento a Parigi e attuale campione mondiale – che lascia spazio al nordamericano Kameron Nelson, pronto a impressionare il pubblico con due triple mortali al corpo libero.