Errani: «L’esperienza da Bollettieri mi ha lasciato cose negative, però mi ha fatto anche crescere»
A “Back in the game” in onda su Sky Sport Arena: «Doping? Ho passato momenti molto duri psicologicamente. Avevo paura, ma penso anche che l’aver passato tutte queste situazioni mi abbia fatto arrivare dove sono oggi»

Parigi (Francia) 02/08/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / tennis / foto Image Sport nella foto: Sara Errani
Sara Errani è stata la protagonista del primo episodio di “Back in the game”, un nuovo format targato Reale Mutua e in onda su Sky Sport Arena. Durante l’intervista, la leggenda del tennis italiano – ex numero uno al mondo e sei volte campionessa slam in doppio – ha affrontato svariati argomenti, partendo ovviamente dai primi passi mossi imbracciando una racchetta.
Le parole di Sara Errani
Proprio da ragazzina, Sarita si trasferì a Miami presso l’accademia di Nick Bollettieri: «Ho deciso di fare questa esperienza quando avevo 12 anni, sono stata là sette mesi. Mi ha lasciato cose negative, però mi ha fatto anche crescere tantissimo, quindi è stata una parte molto importante della mia carriera. Nel mio caso è stato forse un po’ eccessivo, perché comunque a 12 anni mi rendo conto che ero molto piccola, sono andata là senza i miei genitori, in America, una lingua che non conoscevo, quindi è stata bella tosta, però poi quando sono tornata indietro mi sono resa conto di quanto mi avesse fatto crescere».
Sulle colleghe con cui ha ottenuto le soddisfazioni più belle, Roberta Vinci e Jasmine Paolini: «Di carattere sono molto diverse tra loro. Jasmine è molto più ‘pazza’. Tantissima energia, molto divertente. Roberta era invece un pochino più tranquilla, un po’ più seria. Con Roberta ero quella che stava più a fondo cercando un po’ di costruire gli scambi, invece ora con Jasmine sono quella che sta più a rete. Ovviamente con entrambe, un po’ alla volta, abbiamo trovato un po’ i nostri punti forti, cercare di puntare più su quelli e gestire le partite in quel modo lì».
Sulla sua squalifica per doping: «Ho passato momenti molto duri psicologicamente. Avevo paura a giocare le partite però probabilmente penso anche che l’aver passato tutte queste situazioni mi abbiano fatto arrivare ad oggi. Io credo che comunque tutti gli atleti che vivono certe esperienze negative vuoi o non vuoi poi ottengono anche di più e quindi questa è una cosa incredibile».
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«C’è un torneo al quale sono particolarmente affezionata? Roma lo metto in cima. Sono stata fortunata ho avuto bellissime esperienze. Qual è l’avversare più forte che ho incontrato nella mia carriera? Troppo facile, Serena Williams», ha concluso.