Ricordate lo sciopero estivo del capriccioso Isak? Ora il Liverpool lo emargina e la Svezia è quasi fuori dai Mondiali

Il Telegraph: Non si allenava col Newcastle pur di andare al Liverpool (che lo ha strapagato: 150 milioni di euro). Oggi è irriconoscibile, irritabile e la Svezia ha perso pure col Kosovo

Isak mercato

Mg Milano 19/09/2023 - Champions League / Milan-Newcastle / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Malick Thiaw-Alexander Isak

Alexander Isak, a modo suo, ha ottenuto ciò che voleva quest’estate: il trasferimento al Liverpool. Ci è riuscito forzando la mano al Newcastle United (con il quale aveva ancora tre anni di contratto), mettendo il club con le spalle al muro e arrivando persino a scioperare per ottenere la cessione. Ma il prezzo che ha pagato è stato altissimo. I Reds lo stanno ancora aspettando e giocoforza è ai margini del progetto. In Nazionale è l’ombra del giocatore che conosciamo e lui sembra vivere un loop che non giustifica i 130 milioni di sterline (150 mln euro) che è stato pagato. Ieri sera la Svezia ha perduto 1-0 in casa contro il Kosovo pur schierando in attacco Isak e Gyokeres. La Svezia è ultima nel girone con un punto. Prima è la Svizzera a 10, poi il Kosovo a 7 e quindi la Slovenia a 3. Il Telegraph ha analizzato la vicenda Isak.

La ribellione di Isak

Il Newcastle non avrebbe mai venduto mai venduto Isak se il calciatore non avesse scioperato in estate compromettendo così più della sua reputazione nel Nord-Est dell’Inghilterra. Lo svedese non è in piena forma, non è ancora lucido sotto porta e non ha ancora giustificato i 130 milioni di sterline spesi dal Liverpool, cifra record per il calcio britannico. Sembra ancora in fase di recupero, e potrebbe volerci qualche settimana prima di rivederlo al massimo livello. Isak ha svolto meno di due settimane di allenamento completo durante la preparazione con il Newcastle, prima di ammutinarsi. Dopo il ritiro in Austria, a metà luglio, ha smesso di allenarsi, ben consapevole che la dirigenza non intendeva cederlo. Da quel momento si è allenato da solo, con esercizi di mantenimento, mentre i compagni proseguivano la preparazione. Ha rifiutato di tornare ad allenarsi e di giocare anche quando la stagione stava per iniziare.

Il rendimento di Isak nel Liverpool

L’allenatore del Liverpool, Arne Slot, ha ammesso che Isak sta sostanzialmente svolgendo la preparazione durante le partite ufficiali. Finora ha segnato solo una volta in sei presenze — un bilancio deludente per un attaccante acquistato per essere il tassello decisivo di una squadra che punta a Premier League e Champions. Il suo comportamento ha lasciato l’amaro in bocca, e lui stesso sembra saperlo. Intervistato da un giornalista svedese prima delle sconfitte interne contro la Svizzera (0-2) e il Kosovo (0-1), Isak, 26 anni, si è mostrato visibilmente a disagio: sguardo sfuggente, battito di ciglia nervoso, corpo rigido. Tutto nel suo linguaggio non verbale urlava “non voglio parlarne”. Alla domanda se avesse avuto contatti con Eddie Howe dopo la partenza, ha risposto con un secco “no”, accompagnato da un’espressione intrisa di tristezza — comprensibile, considerando che in passato i due avevano un rapporto stretto. Segno che la vicenda estiva lo ha colpito più profondamente, anche a livello mentale, di quanto volesse ammettere. Era felice di firmare per il Liverpool, certo, ma per arrivarci ha dovuto spingersi fino all’estremo.

Ed in Nazionale

Al Liverpool non sembrano preoccuparsi troppo. Sapevano che Isak avrebbe avuto bisogno di tempo per ritrovare la condizione, e hanno accettato l’idea di doverlo aspettare. Convinti che il talento e la classe del giocatore avrebbero, col tempo, ripagato ogni rischio. Il club lo ha acquistato pensando agli anni a venire, non alle prime settimane di questa stagione. Ma che impatto ha avuto tutto questo anche sulla nazionale svedese? Il commissario tecnico Jon Dahl Tomasson ha difeso e protetto Isak per tutta l’estate, ma la mancanza di ritmo e brillantezza dell’attaccante sta penalizzando anche la Svezia nelle qualificazioni mondiali. A settembre ha giocato appena 18 minuti, senza segnare, nella sconfitta contro il Kosovo. E contro la Svizzera, venerdì, ha fallito un’altra grande occasione in una nuova sconfitta pesante. (Ieri sera – aggiungiamo – ha giocato tutta la partita perduta contro i kosovari). La Svezia è ultima nel girone, con un solo punto in quattro partite, e i tifosi hanno chiesto le dimissioni di Tomasson durante la partita.

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