Gascoigne: «Pensai “Sta bene, respira”, ma non era così. Morì tra le mie braccia»

A Good Morning Britain racconta dell’amico investito da un carretto dei gelati: «Lui aveva solo otto anni e io dieci. Uscimmo dal negozio e dissi "veloci, andiamo”

Gascoigne

1996 archivio Image Sport / Calcio / Glasgow Rangers / Paul Gascoigne / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

Paul Gascoigne riconduce la sua dipendenza dall’alcol ad un trauma vissuto da bambino. L’ex stella del calcio britannico ha affrontato l’argomento al programma “Good Morning Britain” in onda su Itv, raccontando di quando – all’età di dieci anni – vide morire il fratello minore di un suo amico dopo un grave incidente. Un episodio del quale aveva anche parlato in un documentario, come sottolinea il Telegraph.

Il racconto di Gascoigne

«Non voleva andare al circolo maschile, e io dissi che mi sarei preso cura di lui», ha ricordato Gascoigne riferendosi Steven Spraggon, tragicamente scomparso dopo essere stato investito da un venditore ambulante di gelati. «Lui aveva solo otto anni e io dieci. Uscimmo dal negozio e dissi “veloci, andiamo”. Lui corse un metro davanti a me e un’auto lo investì. Mi precipitai a soccorrerlo, ma lui morì tra le mie braccia. Pensavo fosse ancora vivo perché le sue labbra si mossero leggermente. Pensai “Sta bene, respira”, ma non era così. Quello fu il suo ultimo movimento».

Il Telegraph aggiunge che Gascoigne affermò di incolparsi per la morte di Spraggon in un documentario sulla sua vita risalente a circa tre anni fa. E riporta le sue parole: «Sono stato da solo con lui per quello che mi è sembrato un’eternità. Era il primo cadavere che vedessi e sentivo che la morte di Steven era colpa mia. Ripenso ancora all’incidente. Solo a parlarne mi viene da piangere».

Poi si è soffermato sulla dipendenza. «Un incubo. Prima stavo bene, ero un ubriaco felice, ma ora sono un ubriaco piuttosto triste, a dire il vero. L’alcol non mi accompagna più. Ma posso stare mesi e mesi senza, poi ho un calo di due giorni, e poi le conseguenze… Non mi piaccio per qualche giorno. Divento semplicemente infelice. All’improvviso sono andato a una riunione degli Alcolisti Anonimi e ho solo ascoltato. Ti chiedi cosa sia, sai? È stato solo quando sono andato per la prima volta alle riunioni che ho capito di essere un alcolizzato, purtroppo», ha spiegato l’ex calciatore a “Good Morning Britain”.

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