Conte fu il primo a capire che l’Italia era povera di attaccanti, Gattuso ha avuto il coraggio di stravolgere (Ordine)
Spalletti stimava Kean e aveva Retegui, ma non si è mai lasciato tentare dall’idea di stravolgere le tattiche. Con Gattuso è nata l'Italia a trazione offensiva.

Db Debrecen (Ungheria) 08/09/2025 - qualificazioni Mondiali 2026 / Italia-Estonia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Moise Kean
L’Italia sta beneficiando degli attaccanti che ha a disposizione, con il ct Gattuso che ha deciso di adoperare il doppio centravanti per tentare di fare più gol possibili nel girone di qualificazione ai Mondiali. Kean, Retegui e Pio Esposito lo stanno ripagando.
Gattuso ha stravolto le tattiche dell’Italia con il doppio centravanti
Scrive Franco Ordine su Il Giornale:
C’è stato un tempo, non molto lontano, nel quale il calcio italiano è andato in giro per il mondo a elemosinare un centravanti che risolvesse i suoi problemi in azzurro. Il primo ad accorgersi del lento ma inesorabile impoverimento del giacimento tecnico del ruolo fu Antonio Conte che all’Europeo 2016 schierò, tra gli attaccanti, Zaza e Pellè, responsabili tra l’altro degli sfondoni su rigore decisivi per l’eliminazione. Ventura cominciò a toccare il fondo a causa della resa discutibile di Immobile, mai sorretto dal contributo di Gabbiadini e Belotti. Persino Mancini fu quasi costretto a rivolgersi, nel 2022, allo stagionato Joao Pedro, brasiliano di anagrafe.
Per questo motivo dobbiamo a Rino Gattuso, il ct accolto da molte bocche storte, un cambio di rotta che denota un senso pratico fuori dall’ordinario e dagli schemi tradizionali. Il suo ragionamento è stato: devo inseguire il secondo posto, ho una sola strada da battere ed è quella del doppio centravanti. Spalletti, il suo predecessore, che pure stimava Kean e aveva a disposizione Retegui, non si è mai lasciato tentare dall’idea di stravolgere il copione tattico. Così è nata l’Italia a trazione offensiva, così è decollata l’Italia di Tallinn che si ritrova improvvisamente con una ricchezza improvvisa. Perché Retegui è ormai un punto fermo. Al suo fianco Moise Kean rappresenta il partner ideale perché ne completa le doti e ne esalta i movimenti. Ma il valore aggiunto del ristretto plotone di attaccanti è Pio Esposito, in gol al momento giusto per chiudere i conti con l’Estonia e far sapere che in caso di necessità è pronto anche per Israele martedì sera. Un trio di centravanti di questo spessore è un lusso improvviso e imprevisto che acquista valore grazie alle caratteristiche del ventenne napoletano.