Conte non vuole cali di tensione, col Genoa in campo i titolarissimi (Gazzetta)

L'abito non fa il monaco, certo. Ma aiuta a capire l’importanza di certe serate. E allora meglio indossare l’abito di gala anche contro il Genoa, per dare un segnale a squadra e ambiente

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Napoli's Italian coach Antonio Conte looks on prior to the Italian Serie A football match between AC Milan and SSC Napoli at San Siro stadium in Milan, northern Italy, on September 28, 2025. (Photo by Piero CRUCIATTI / AFP)

Domani pomeriggio il Napoli affronterà il Genoa ed è vero che la memoria breve ci ricorda la partita vincente contro lo Sporting, ma non si  dimentica il Milan. O almeno non lo fa Antonio Conte che, secondo la Gazzetta dello Sport, punta proprio sulla partita di domani per cancellare definitivamente gli influssi negativi della sconfitta di San Siro e per farlo non cambierà al formazione.

Le scelte di Conte

“L’abito non fa il monaco, certo. Ma aiuta a capire l’importanza di certe serate. E allora meglio indossare l’abito di gala anche contro il Genoa, per dare un segnale a squadra e ambiente. Il Napoli vuole ripartire dopo la caduta di Milano e il sarto Antonio non vuole correre il rischio di un calo di tensione dei suoi dopo la bella vittoria di Champions. Dentro i titolarissimi o – quantomeno – i presunti tali, con uno o al massimo due cambi rispetto all’undici vincente contro lo Sporting. C’è il capitano Di Lorenzo che riprenderà il suo posto a destra dopo la squalifica, dirottando Spinazzola sul versante opposto. Poi solito dubbio legato al ballottaggio tra i pali: Conte ha voluto due numeri uno per tenere sempre alta la tensione e Meret e Milinkovic Savic, al momento, si stanno alternando con buoni risultati:Alex, portiere dei due scudetti, ha saltato solo un match di campionato a Firenze mentre Vanja è partito titolare anche nelle due partite di Champions. Non c’è un’indicazione chiara, non c’è un portiere per il campionato e uno per l’Europa. Almeno non per il momento. Conte ora sceglie di volta in volta, a seconda anche dell’avversario”.

 

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