Zola alla Ryder Cup fa l’autista del golfista Molinari e supporta il Team Europe (Telegraph)
L'ex calciatore è stato nominato pilota del buggy e offrirà ai golfisti l'esperienza nel gestire i momenti difficili e le tifoserie ostiche.

Mg Nizza (Francia) 28/07/2018 - amichevole / Chelsea-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianfranco Zola
Gianfranco Zola sosterrà il Team Europe durante la Ryder Cup. Nel torneo di golf sarà presente anche il suo amico e golfista Francesco Molinari.
Zola presente alla Ryder Cup come autista di Molinari e supporter del Team Europe
Il Telegraph scrive:
L’ex calciatore del Chelsea è stato reclutato come pilota del buggy [veicolo elettrico a quattro ruote, ndr.] dal vice-capitano del Team Europe Francesco Molinari. Luke Donald ha portato Gianfranco Zola nel tentativo di vincere la Ryder Cup sul suolo americano per la prima volta in 13 anni. L’ex calciatore del Chelsea è stato una buona scelta di inclusione nel Team Europe. Appassionato golfista dal suo ritiro dal calcio giocato, l’italiano è stato nominato pilota del buggy. Sarà responsabile di trasportare Molinari, vincitore tre volte della Ryder Cup, sull’impegnativo campo da golf Bethpage Black Course. Molinari e Zola offriranno supporto a uno dei gruppi selezionati dal capitano Donald durante ogni sessione. La presenza di Zola offrirà anche ai giocatori la possibilità di fare affidamento sulla sua esperienza e competenza nel gestire una delle sfide più toste a causa dell’atmosfera ostile di New York.
L’ex calciatore: «Io arrivavo dalla strada, mi sono dovuto ingegnare per emergere»
«Ai miei tempi c’erano giocatori molto forti, come come ad esempio Roberto Baggio: la sua presenza è stata fondamentale per migliorarmi. C’era una concorrenza che si fondava sulla qualità. Adesso è un momento un po’ di crisi. Io arrivavo dalla strada, mi sono dovuto ingegnare per emergere, ora con le strutture organizzate forse c’è meno creatività. Spagna, Francia, Inghilterra, Belgio, ma anche nazioni come la Norvegia producono gente di qualità. Noi dobbiamo ritornare a farlo. Lamine Yamal l’ho visto qualche tempo fa: aveva talento, ma è arrivato dove è arrivato grazie anche al lavoro. In C ci sono i talenti, ma da noi non vengono provati, non li fanno giocare. Dovremmo pensare un po’ di più al mercato interno, magari qualcosa di buono uscirebbe…».