Sarà un Napoli multistrato, cambierà continuamente faccia

Non solo l’arrivo di Hojlund ma anche quello di Gutierrez che ha piede e posizione sulla fascia sinistra alla Dimarco

Napoli

Ni Castel di Sangro 09/08/2025 - amichevole / Napoli-Girona / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Sarà un Napoli multistrato, cambierà continuamente faccia

È ancora calcio d’agosto ma le indicazioni arrivano, per il Napoli e per la serie A. La dettagliata analisi tattica di Alfonso Fasano su Sassuolo-Napoli fa comprendere quale sia l’evoluzione tattica del progetto Conte. Un anno fa – al netto dello scudetto “imprevisto” – solidità e fase difensiva erano il mantra del primo step del progetto. Eppure, cause di forza maggiore – cessione di Kvara e infortuni su tutti – dimostrarono come il coach british-pugliese oggi abbia una “visione europea” del gioco, da lui stesso citata.

In questa fase l’obiettivo è l’equilibrio per la coesistenza dei “fab four” a centrocampo con De Bruyne come moderno numero 10 a tuttocampo. Non è mancata qualche critica per il 4-1-4-1 ma il risultato e la prestazione hanno dato nettamente ragione al mister.

Però, guardando il calciomercato azzurro, non sembra possa essere questo il solo modulo di gioco che ha in testa Conte. L’arrivo di Hojlund in attacco è l’alternativa a Lukaku ma più determinante è l’interrogativo su un altro calciatore. Gutierrez. L’acquisto del terzino sinistro spagnolo, che ha piede e posizione sulla fascia sinistra alla Dimarco, può far pensare come quest’anno assisteremo a variazioni di modulo con la difesa a 3 e il centrocampo a 4.

Questo periodo iniziale, con la pausa per le nazionali già la prossima settimana, serve a cementare la rosa che si completerà prima di Napoli-Cagliari. Dalle parole di Conte e anche dalla volontà di far rimanere Vergara e Ambrosino sembra emergere una squadra “multistrato” per ogni torneo che affronterà: sia per chi scenderà in campo che per il modulo o i moduli anche a partita in corso.

Il Napoli è davvero un cantiere come ha detto il coach british-pugliese e lo sarà almeno fino a inizio Champions. E – Verona-Napoli di un anno fa docet – non bisogna farsi impressionare da sconfitte in questa fase o roboanti goleade agostane. Lo scorso anno a gennaio davano l’Atalanta in corsa scudetto ancora mentre solo il mese successivo iniziò il testa a testa con l’Inter. Le 8 partite (sicure) della Champions saranno un passaggio importante e squadre come Juve, Milan, Roma o la sorpresa Como daranno filo da torcere per le prime 4 posizioni.

C’è, però, una certezza: ovviamente non servono trionfalismi ma un sano realismo di un Napoli con una rosa completa e competitiva e con un fuoriclasse in panchina capace di fare la differenza, ancora una volta.

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