La Juventus non può fare mercato, deve smaltire le giuntolate (Libero)

Un anno fa tutti a scrivere della coppia Giuntoli-Thiago Motta sol dell'avvenire del calcio. Il risveglio è stato amaro. Giuntoli idolo dei tifosi del Napoli: ha messo in ginocchio la Juve

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Db Venezia 25/05/2025 - campionato di calcio serie A / Venezia-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Cristiano Giuntoli

La Juventus non può fare mercato, deve smaltire le giuntolate (Libero)

Cristiano Giuntoli sarà a vita l’idolo dei tifosi del Napoli. Non tanto per il terzo scudetto ma per aver messo in ginocchio la Juventus. In sole due stagioni, ma soprattutto lo scorso anno, il direttore sportivo ex Carpi ha ipotecato i prossimi cinque anni del club bianconero: una serie di scelte sciagurate, tutte in fila, che il club degli Agnelli dovrà smaltire. Se ne accorge anche Libero (che lo scorso anno scrive dell’accoppiata Giuntoli-Thiago Motta come del sol dell’avvenire del calcio) che oggi scrive un articolo dal titolo: «Le “giuntolate” hanno congelato la Juve» – “David unico vero acquisto, per il resto riscatti e scambi: la Signora anche quest’anno paga i disastri dei dirigenti”.

La Juventus non può impegnarsi economicamente, deve smaltire le giuntolate

Scrive Savelli:

Il mercato della Juventus non era quello che si pensava fosse. È una sessione quasi del tutto anonima, di aggiustamenti al disastro tecnico ed economico lasciato dalla triade di direttori (Paratici-Arrivabene-Giuntoli) che si è susseguita nell’ultimo lustro, provando invano a rimediare ai guai combinati dal predecessore. Ecco perché la Juventus si muove e si muoverà poco. Non può impegnarsi ulteriormente a livello economico e finanziario e non vuole nemmeno farlo dato che sta ancora pagando il mercato precedente. Eh già. Conceicao andava comprato per non buttare all’aria il folle prestito secco pagato 10 (10!) milioni, quindi è costato altri 32 più bonus. C’era il riscatto di Nico Gonzalez da onorare nonostante il flop: 28 milioni (dopo gli 8 spesi per il prestito). C’erano i 14 milioni del riscatto di Kalulu e altri 14 per Di Gregorio. E c’erano i 17 per Kelly, altra folle “giuntolata”. Fanno 105 milioni per acquistare cartellini di giocatori che c’erano già.

Non è che la Juventus non compra, è che sta spendendo soldi che il direttore sportivo precedente aveva già impegnato. Questa è la patata bollente che Comolli si è trovato tra le mani. Logico che non possa muoversi e debba rimandare gli investimenti alla prossima estate.

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