Dennis González l’uomo (spagnolo) che ha battuto bullismo e omofobia e ha rivoluzionato il nuoto artistico
Un maschio in uno sport considerato esclusivamente femminile. Gli haters non lo hanno fermato, la Spagna lo ha sostenuto e ha conquistato il bronzo a squadre

MARKHAM, ONTARIO - MAY 03: Dennis Gonzalez Boneu and Iris Tio Casas of Team Spain compete in the mixed duet free final during World Aquatics Artistic Swimming World Cup 2025 Stop 3 - Day 3 at Markham Pan Am Centre on May 03, 2025 in Markham, Ontario. Steph Chambers/Getty Images/AFP (Photo by Steph Chambers / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
La storia di Dennis González è di quelle che potremmo un giorno vedere sul grande schermo, magari diretta da un maestro come Pedro Almodóvar o da un regista come Eloy de la Iglesia. Entrambi, infatti, esplorano la resilienza umana attraverso personaggi che affrontano sfide personali e sociali. Dennis González è un uomo che eccelle in uno sport tradizionalmente femminile, il nuoto artistico (ex sincronizzato), e che ha affrontato bullismo e commenti omofobi online. La sua determinazione a persistere e a ispirare altri a «seguire il proprio cuore»è esplosa a Singapore, nella finale mondiale a squadre, in quella che molti hanno definito una vera genialata. Dennis González ha fatto la storia a Singapore, conquistando un bronzo mondiale con la squadra spagnola di nuoto artistico ai Mondiali 2025 e diventando il primo uomo a gareggiare per la Spagna in questa disciplina a squadre. González ha vinto medaglie e aperto una porta verso i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028, dove per la prima volta ogni squadra potrà includere due uomini. Mondiali cominciati bene per l’Italia nel nuoto in acque libere e con due medaglie nell’artistico
Il protagonista inatteso: Dennis González sfida le barriere
El Pais lo sbatte in prima pagina col titolo “España revoluciona la nataçión artistica”. E lo racconta così:
Mentre le atlete spagnole brillavano con performance mozzafiato, l’attenzione di critica e pubblico si è riversata su un nome in particolare: Dennis González Boneu. Il 21enne di Rubí, Barcellona, ha infranto le barriere, diventando il primo uomo nella storia a disputare una finale di squadra mista con le donne. E non solo come comparsa, ma come protagonista assoluto. Quando la federazione spagnola annunciò l’inclusione di Dennis nella squadra femminile, molti videro in questa mossa un espediente per dare un tocco di novità a uno sport tradizionalmente femminile. «Sarà lì per il “lancio” delle ragazze» si pensava. Ma Dennis ha ribaltato completamente le aspettative. Non sono state le ragazze a lanciarlo, ma è stato lui, con la sua grazia, potenza e sincronia impeccabile, a essere “lanciato” e persino a “lanciare” l’intera squadra verso vette inesplorate. La sua presenza in acqua non è stata solo una novità, ma un arricchimento tecnico ed espressivo che ha elevato l’intera performance spagnola, culminata in medaglie che resteranno nella storia del nuoto artistico.
Dalle vessazioni al podio: il percorso di Dennis
La storia di Dennis, tuttavia, non è solo quella di un atleta di successo. Fin da bambino, Dennis ha dovuto confrontarsi con il bullismo. La sua passione per il nuoto sincronizzato – uno sport percepito da molti come “femminile” – lo ha reso bersaglio di vessazioni. «Mi chiamavano ‘la ballerina’, ‘la sirenetta’, mi deridevano per le mie mosse» ha rivelato Dennis in un’intervista rilasciata a El País poco prima dei Mondiali. «C’è stato un periodo in cui non volevo più andare agli allenamenti, mi sentivo solo e incompreso».
Nelle piscine del Club Natació Rubí, Dennis González ha trovato un ambiente accogliente e una disciplina che gli permetteva di esprimere sé stesso in totale libertà. I suoi allenatori e le sue compagne di squadra sono diventate la sua seconda famiglia. «In acqua, ero libero. Ero io. Non c’erano giudizi, solo il ritmo della musica e il movimento del mio corpo» raccontava con gli occhi lucidi, quando era ancora un ragazzino. Nonostante le intimidazioni di alcuni coetanei che lo spingevano a lasciare il nuoto sincronizzato per sport più “maschili”, Dennis, con il supporto dei suoi allenatori, si presentò all’allenamento del giorno dopo con un costume da bagno fluorescente e una coreografia improvvisata che lasciò tutti a bocca aperta. Fu un piccolo atto di ribellione che segnò un punto di svolta nella sua percezione di sé. Un altro momento significativo si è verificato proprio a Singapore, durante le prove generali della finale. Un piccolo errore di sincronia iniziale avrebbe potuto demoralizzare la squadra. Ma Dennis ha saputo ricompattare le compagne, ricordando loro il lungo percorso fatto insieme.
La Spagna celebra l’eroe inatteso
La stampa spagnola ha accolto il successo di Dennis con un’ondata di entusiasmo e riconoscimento, sottolineando non solo le sue abilità atletiche, ma anche il suo significato come simbolo di cambiamento e inclusione.
El País: “Dennis González: la nuova icona del nuoto artistico spagnolo. Non solo un atleta, ma un simbolo di coraggio e inclusione che ha trasformato le avversità in opportunità. La sua storia è un inno alla libertà di essere se stessi.”
Marca: “Storico! Dennis González, il primo uomo a trionfare con le ragazze. Un successo che va oltre la piscina, dimostrando che il talento non ha genere e che la diversità è una forza.”
AS: “La Spagna regina a Singapore con un protagonista d’eccezione: Dennis González. Il suo percorso, dal bullismo al podio mondiale, è un esempio per tutti i giovani. Un vero gigante dell’acqua.”
La Vanguardia: “Il ‘ragazzo delle sirene’ riscrive la storia. Dennis González, il coraggio di seguire la propria passione nonostante le critiche, ha portato la Spagna sul tetto del mondo. Un esempio lampante di resilienza e determinazione.”