Caprile: «Quand’ero al Napoli ho puntato i piedi per andarmene, ma resta una parentesi felice»
In conferenza: «È stata una fortuna indossare quella maglia. Loro non hanno fatto nulla affinché me ne andassi, ho fatto tutto io»

Empoli 20/10/2024 - campionato di calcio serie A / Empoli-Napoli / foto Image Sport nella foto: Elia Caprile
Elia Caprile con la massima sincerità ha ricordato la sua esperienza al Napoli durante la conferenza stampa di ri-presentazione al Cagliari Calcio. Di seguito il contenuto integrale della sua intervista.
Caprile: «Napoli è stata un’esperienza bella e felice, anche se solo per sei mesi»
Sul lavoro con Bucci e lo staff tecnico:
«Ci stiamo conoscendo, lo staff è cambiato: ne approfitto per ringraziare Lorenzo Squizzi, non vedo l’ora di migliorarmi con mister Bucci. Io so che da portiere devo dare una mano, devo essere un punto di riferimento in campo».
Sul gruppo:
«Ripartire dallo stesso gruppo è un plus, perché ci conosciamo. La Serie A è un campionato agguerrito, vogliamo raggiungere la salvezza quanto prima per poi vedere cosa si potrà fare in più».
Sulla Nazionale:
«L’esperienza con Bielsa mi ha cambiato come portiere, mi ha aiutato a essere un portiere moderno. Ora il calcio è cambiato. Nazionale? Solo facendo bene con il Cagliari posso sperare di vestire l’azzurro, non è un obiettivo ma un sogno. A oggi tutti gli altri portieri nel giro azzurro sono più forti di me, giocano in Champions e io devo lavorare tanto per arrivare al loro livello».
Sul mercato:
«Sicuramente avere apprezzamenti significa che ho fatto bene con il Cagliari, ma sono state solo voci. Non ho avuto nessuna chiamata, io sono concentrato sull’essere qui e voglio fare bene qui».
Sul Napoli:
«Ho sempre detto che è stata una parentesi bella e felice anche se solo per sei mesi. Ho avuto la fortuna di indossare quella maglia, di Napoli posso solo parlare bene. Ho scelto io di andare via, loro non mi hanno spinto a uscire: ho puntato i piedi io per uscire, grazie al Cagliari che mi ha accolto».
Su Pisacane:
«È un allenatore giovane e bravo, capace di lavorare con i giovani e toccare le corde giuste di un gruppo più giovane dell’anno scorso. Lo stiamo seguendo tanto. Vuole che si partecipi a livello offensivo e con la costruzione dal basso, mi chiede di parlare e dare una mano alla squadra».
Emozioni del primo ritiro con la maglia del Cagliari:
«Sono molto contento, ringrazio il Cagliari per lo sforzo fatto per tenermi qua. Non vedevo l’ora di iniziare e di mettermi a disposizione del mister e dei compagni. Mi mancava rimettere i guanti e andare in campo, sono davvero contento che la società abbia investito tanto su di me dandomi questa fiducia».