Spalletti: «Gravina mi ha annunciato che sarò esonerato, io non mi sarei dimesso»

«Farò la risoluzione del contratto. Sono deluso di me stesso, dai mai risultati. Feeling con tutti i calciatori». Poi si alza e se ne va alla domanda “si sente tradito?”

Thiago Motta Spalletti

Budapest (Ungheria) 09/09/2024 - Nations League / Israele-Italia / foto Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Il ct dell’Italia Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Moldavia di domani sera; la Nazionale è reduce dalla sconfitta 3-0 contro la Norvegia.

«Ieri sera siamo stati un bel po’ insieme col presidente Gravina, ma noi siamo sempre stati in contatto, e mi ha comunicato che sarò sollevato dall’incarico da ct della Nazionale. Io non avevo nessuna intenzione di mollare, avrei preferito rimanere al mio posto. E continuar a fare il mio lavoro. È mia intenzione agevolare in ogni modo il futuro della Nazionale, è giusto non essere invidiosi. Farò la risoluzione del contratto. Ho sempre sostenuto che i miei calciatori siano forti, visto che i miei risultati sotto la mia gestione sono questi, devo assumermi le responsabilità che ho. Ho ricevuto tutto il supporto possibile dalla federazione per le mie scelte. Sei risultati non sono venuti, bisogna prenderne atto. Avrei continuato con questo gruppo. Vincere e convincere domani sera sarebbe importante per aprire nel miglior modo possibile la strada a chi verrà a sostituirmi. Io amo questa maglia, questo lavoro, amo questi calciatori che ho sempre allenato, chiederò loro di dimostrare quel che mi sono sempre aspettato da loro e che poi non sono riuscito a far rendere perché ho visto moti calciatori sotto tono per quelle che sono le loro possibilità».

«Mi ha fatto male non essere nelle condizioni di trovare il meglio da tutti. Non aver raggiunto la qualità di gioco che volevo raggiungere, sono dispiaciuto di me stesso. Accettando sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili, c’era da diventare un corpo unico con i calciatori, poi non ci sono riuscito. La partita dell’altra sera siete stati gentili nel commentare, ho visto comprensione nel modo di scrivere i pezzi che mi riguardavano, siete stati anche troppo gentili per quello che si è visto. Sono deluso dai risultati che ho fatto. Ho creato problemi al movimento con i miei risultati. Sono deluso di me stesso».

Spalletti: «Devo prendere in considerazione i risultati, quello che esprime la squadra, ero convinto che avrei ottenuto i risultati e che sarei arrivato ai Mondiali. Non è che mi crolli il mondo dal punto di vista professionale quando perdi delle partite. Sono molto sotto livello perché i calciatori sono forti. Stare rimuginare sul passato è tempo perso».

«Per me il feeling l’ho trovato con tutti i calciatori, sennò fammi nomi e cognomi. Se devo dire qualcosa, forse ho lisciato troppo. Sono andato sempre verso gli abbracci, di comprendere tante cose, dopo l’Europeo essere meno ossessivo, più amico, più rotondo. Mi farebbe piacere se qualcuno ha raccontato qualcosa per telefono».

«Non voglio chiudere con la figura dell’altra sera, voglio chiudere con una bella vittoria. Ho sempre detto loro che sono gli uomini giusti per portare in fondo questa regola di andare al Mondiale, anche se le complicazioni ci sono come abbiamo visto. In teoria ci si crede più forti degli altri ma poi in pratica non c’è stata questa superiorità. Sarei felice se continuassero a far bene, sarei felice perché non avrei sbagliato a selezionare i giocatori ma avrei sbagliato solo come allenatore».

«Io sarei andato avanti con questo gruppo qui. Poi prendi quelle imbarcate lì… A queste partite siamo arrivati col fiato lungo, non ci siamo arrivati benissimo per quello che è successo. Anche gli altri calciatori che ho preso dopo questi infortuni, si sono dimostrati ragazzi che possono essere richiamati».

Domani Retegui-Lucca? Orsolini può fare l’ala destra?

«Orsolini può fare l’ala destra. Si può fare qualsiasi cosa. Non stravolgerò molto il discorso. Ho la visione dei sedici calciatori. Si rimane in campo grosso modo nella stessa maniera. Retegui e Lucca sono due prime punte, possono giocare anche insieme. Il presupposto è che le partite vanno combattute, lottate, non con le pettinature, con la non conoscenza degli avversari, anche la Moldova ha tre quattro giocatori di livello internazionale. L’altra sera non siamo riusciti a fare una giocata, un recupero a rotta di collo. Non siamo riusciti a gestire la partita con continuità. Se tutti rendono al di sotto delle nostre possibilità, me compreso, tutto diventa più difficile. Con ao Moldova dobbiamo incanalarla noi col nostro atteggiamento. Da uomini si fa così, si prendono le responsabilità, si va a giocare. Qualsiasi cosa, dobbiamo assolvere il nostro compito».

I club sono stati collaborativi?

«Quando ho parlato con quei dirigenti che conosco, ho sempre avuto il massimo della disponibilità e della comprensione. Non ricordo di aver avuto problemi particolari. Ogni tanto ho pensato di non farli troppo male, essendo stato io un allenatore di club».

«non mi sento tradito». Alla domanda “si sente tradito?” si è alzato e se n’è andato.

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