Spalletti scrive che la famosa Pec fu in realtà una lettera scritta a mano e consegnata a mano
Un estratto del libro dal Corsera: “gli scrissi che sarebbe stato utile e giusto parlarsi, per il bene del Napoli. Farlo, magari, avrebbe cambiato il corso delle cose”.

Db Bologna 04/06/2024 - amichevole / Italia-Turchia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti
Spalletti scrive che la famosa Pec fu in realtà una lettera scritta a mano e consegnata a mano
Un estratto, del libro di Spalletti, tratto dal Corriere della Sera, riguarda la famosa Pec con cui De Laurentiis si avvalse dell’opzione per la permanenza di Spalletti a Napoli. Sappiamo che poi andò diversamente, nel senso che De Laurentiis liberò Spalletti che dichiarò di voler fare il contadino. Poi, andò a fare il ct della Nazionale.
Ecco l’estratto:
Telefonò il giorno dopo, perché aveva programmato di farci atterrare all’aeroporto militare di Grazzanise anziché a Capodichino. E in questa telefonata ci chiese, da uomo educato qual è, com’era andato il viaggio. Seguì un nuovo silenzio. Qualche tempo dopo, il presidente mi fece recapitare dal nuovo direttore del centro di Castel Volturno assunto da poco, che io quasi non conoscevo, una sua lettera scritta a mano. Esauriti in una riga e mezzo i formali complimenti per lo scudetto, mi sottoponeva la necessità di attenermi al contratto, rispettando il suo prolungamento automatico per un altro anno. C’era un’opzione che gli riconosceva il diritto unilaterale di avvalersene. Lui, alla firma del contratto, si era fissato che voleva fare due anni più due di opzione. A fatica ero riuscito a levargli un anno di opzione. Nel suo entusiasmo congenito che, a volte, sconfina nell’eccessiva sicurezza di sé, al presidente viene facile dimenticare che, dietro i contratti, non ci sono solo dei dipendenti ma degli uomini. Come gli feci presente di rimando in una mia lettera, anch’essa scritta a mano, sarebbe stato utile e giusto parlarsi, per il bene del Napoli. Farlo, magari, avrebbe cambiato il corso delle cose. Invece lui, già a marzo, intervenendo al Maschio Angioino alla consegna del premio Bearzot che avevo vinto, prese il microfono e si fece la domanda che nessuno gli aveva fatto: «Vuole domandarmi se Luciano Spalletti resterà al Napoli?» chiese al conduttore della cerimonia. «Luciano Spalletti resterà al Napoli» si rispose. Forte della convinzione di potermi imporre la sua volontà.