Il De Zerbi-ball: 13 tocchi, costruzione dal basso, pallone regalato a Foden che segna (VIDEO)
È davvero questo il calcio che piace ai tifosi? Regalare gol agli avversari in maniera così ottusa? A noi pare una perversione.
Dc Roma 07/03/2024 - Europa League / Roma-Brighton / foto Domenico Cippitelli/Image Sport
nella foto: Roberto De Zerbi
Già lo chiamano De Zerbi-ball. L’altro giorno abbiamo riportato un articolo del quotidiano tedesco Faz che incensava il tecnico bresciano. Addirittura in Germania hanno scritto che è andato oltre Cruyff. A noi francamente pare una follia. Siamo nel pieno di una tempesta ideologica che ormai ha sconfinato nella perversione e nell’autolesionismo. Perdonateci, secondo noi anche nella mancanza di rispetto per il football.
Roberto De Zerbi è un allenatore che ha un notevole seguito di fan. La Faz lo vorrebbe alla guida del Bayern Monaco. In Spagna il suo nome è circolato più volte per la panchina del Barcellona. Poi, però, è rimasto De Zerbi. Rischia di fare la fine della sora camilla (tutti la vogliono, nessuno la piglia). Noi non gli auguriamo questo. Ma non riusciamo a capire questo entusiasmo per lui e il suo Brighton. Che al momento è undicesimo in classifica. Dietro persino al Bournemouth (anche se il Bournemouth ha una partita in più). Quasi sicuramente resterà fuori dall’Europa. In Europa League ha perso 4-0 dalla Roma di De Rossi che per carità è una buona squadra, anche ottima, ma non è una schiacciasassi.
Ma, soprattutto, quel che troviamo inquietante è l’integralismo indefesso di De Zerbi. Riportiamo qui il modo in cui ieri sera ha regalato il terzo gol al Manchester City. Il Brighton costruisce dal basso come se fosse un dogma. Si sono passati la palla tra di loro come si farebbe in un torneo scolastico. Coinvolgendo anche il portiere. Rischio elevatissimo, anche perché stavano giocando contro il City non contro la terza C. E infatti al tredicesimo tocco hanno perso il pallone che è stato intercettato dalla squadra di Guardiola, è finito sui piedi di Foden che ha comodamente segnato il gol del 3-0 (è poi finita 4-0). Guardiola ovviamente in futuro ricoprirà di elogi l’italiano, come fa con tutti. E in cuor suo spererà che non cambierà mai.
La domanda è: che senso ha? È davvero questo il calcio che piace ai tifosi? Regalare gol agli avversari in maniera così ottusa? A noi pare una perversione.
di Massimiliano Gallo - Anche lui è rimasto vittima del delirio di onnipotenza post terzo scudetto del Napoli. Ma è un grande allenatore. E se ha capito i suoi errori, può diventare ancora più forte
di Cesare Gridelli e Guido Trombetti - Fa discutere la campagna acquisti visto che Conte ha piazzato Neres falso nueve. Meno male che Adl ne ha comprati tanti
di Massimiliano Gallo - In pochi minuti ha asfaltato a modo suo Inzaghi, Marotta, Lautaro. Ma le parole di Chivu sul calcio piagnone sono inarrivabili, merita di essere ricevuto al Quirinale
di Giuseppe Manzo - Serviva la reazione, è arrivata dai senatori e da Conte. Anguissa, McTominay e Di Lorenzo sugli scudi. Andare avanti con questo spirito.
di Giuseppe Alberto Falci - Il ridimensionamento nasce in società. La scelta di Tudor, dopo una serie di rifiuti, è in fondo la conferma di una nuova fase. Chiellini batta un colpo, si faccia sentire
di Sergio Sciarelli - DI SERGIO SCIARELLI - Alimentare retropensieri non fa bene a nessuno. Per un po' sarà meglio tenersi molto lontano da microfoni e intervistatori
di Espedito - Anche le vittorie non programmate portano a una crisi da accelerazione, da crescita esplosiva. Si perde la propria cultura prima di averne costruita una nuova. L'amma fatica' riguarda pure la dirigenza
di Nino Russo - Colpisce che a lanciare la pietra più pericolosa nello stagno sia stato Conte con le sua parole allusive sullo spogliatoio. Stiamo ai 90 minuti, è quello il calcio
Per la palma del più imbarazzante se la battono il primo di Milano e il secondo del Psv (ma anche il terzo). Beukema compare spesso nei gol subiti. In tutta la stagione 2024/25, il Napoli di Antonio Conte subì appena 27 gol
di Venio Vanni - È fortissimo da underdog, da favorito conferma di essere a disagio. È un tecnico da trincea. Faccia scelte impopolari, questo vogliamo da lui. Non la continua ricerca di alibi