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Halloween: al Vomero troppi scherzetti e pochi dolcetti

Non tutti i commercianti amano la festa di Ognissanti e in tanti deludono i piccoli mostri

Halloween: al Vomero troppi scherzetti e pochi dolcetti

Halloween. Piccole streghe, mini zombie, mostruose creature con le cicatrici più terrificanti disegnate sul viso, finti cadaveri ovunque. È così che si presentava, ieri pomeriggio, il quartiere collinare del Vomero. Centinaia di bambini all’ora ics si sono riversati nelle strade con borsette a forma di zucca per esigere ciò che spettava loro nella terrificante notte di Ognissanti: tanti incredibili e gustosissimi dolcetti. Pronti – ma non troppo – ad elargire mostruosi scherzetti.

Intanto, oltre ad Halloween, a Via Luca Giordano e a via Scarlatti imperversa Chocoland, la fiera del cioccolato. Oltre ai bambini ci sono anche decine di bancarelle piene di dolciumi cioccolatosi. Praticamente, un paradiso.

L’appuntamento, quasi per tutti, è all’ingresso della scuola Vanvitelli. È da lì che inizia il tour. Prima tappa, Grieco, il rinomato panificio di via Luca Giordano: i commessi dietro al bancone sono preparatissimi e ai bambini regalano piccole brioscine e pezzi di pane tostato. Sempre meglio che niente. Si procede con Scaturchio, sullo stesso marciapiede. E qui arriva la prima sorpresa: niente dolcetto e, sul viso dei piccoli mostri, si dipinge la prima delusione. Lo scherzetto lo hanno ricevuto loro. Ma come? Un bar cioccolateria non ha dolcetti da regalare? Possibile?

Marciapiede opposto: Blanc Cafè, il bar rinomatissimo e sempre pieno li manda via prima ancora di farli entrare. Tezenis, invece, apre le porte ai mini zombie regalando loro caramelle in quantità. Così fa pure la tabaccheria poco più avanti e persino qualche bancarella di Chocoland: piccoli pezzetti di cioccolata, tanto per gradire. Anche se c’è chi, tra i bancarellari, se la cava con un “mi dispiace, siamo contro Halloween”. Trony manda via tutti, e i bambini giurano di non aprire mai più liste regalo nel megastore di elettronica, ma in linea di massima via Luca Giordano reagisce bene e quantomeno preparata all’assalto delle creature infernali. Leopoldo, all’angolo con via Scarlatti, regala ai bimbi delle palline di zucchero a forma di occhio: il piccolo figlio del proprietario era pronto, alla cassa, con una busta piena.

A via Scarlatti la delusione si fa seria. Dalla parte bassa a quella più alta è tutto un delirio di “no, andate via”. Camomilla, Promod, Nike, Cisalfa nulla. Persino i negozi che hanno addobbato le vetrine con “Happy Halloween, festeggia con noi” si mostrano, poi, privi di dolciumi. La sorpresa più grande viene ancora da Chocoland, e non relativa ai dolcetti elargiti o no, ma al fatto che la bancarella della stessa marca di cioccolata che si trova su via Luca Giordano vende la stessa cioccolata al doppio del prezzo della strada più a valle. Questo sì che è uno scherzetto! Come quello del Bar Roma, nella parte bassa, che addirittura risponde ai bambini che si ritrovano di fronte a una cassa zeppa di cioccolata e caramelle: “Mi dispiace, ho finito tutto”. Tanto che i bambini, increduli, riferiscono ai genitori che “un grande ha detto una bugia!”. Pochi i negozianti meritevoli. Tra tutti citiamo Soave, che regala cialde per gelato senza freni e la Vodafone che, in assenza di dolcetti, dona ai bimbi tutti gli occhiali in plastica colorati che ha a disposizione.

Il tour fa tappa a piazza Vanvitelli. La storica pizzeria Gorizia vorrebbe regalare ai bambini tappi di sughero, quelli avanzati dalle bottiglie finite. Ohhhhhhhhhhhh. Pauuuuura! La Tim si trova impreparata. Wind invece prontissima, tanto che i piccoli mostri suggeriscono in massa ai propri genitori di cambiare gestore. I due bar accanto alla Tim mandano via i piccoli in malo modo, tanto da farli uscire quasi in lacrime.

Tappa finale: la Galleria Vanvitelli. Da Hadrian le commesse accolgono i piccoli con copricapo a forma di zucca, ampi sorrisi e caramelle in quantità. Peccato che i prezzi siano così alti, perché la clientela, per la gentilezza e l’amore con cui i piccoli sono stati accolti, sarebbe aumentata copiosamente già da questa mattina. La Galleria del Caffè regala pezzetti di graffa, ma solo se ci si presenta al banco con una maschera sul viso. NaturaSì addirittura regala chupachups bio per tutti, con tanto di carezza incorporata per ogni bambino. La Compagnia della casa, invece, rimanda i bambini a casa loro, che quella è fragile. Il massimo si raggiunge da Game Stop: l’orda di piccoli mostri arriva qui copiosa e il commesso, terrorizzato, si nasconde nella stanza dei videogiochi. Sono troppi da contrastare.

Questo il resoconto di una mostruosa notte del terrore. Una festa pagana, va bene, una scemenza, ci sta, ma perché non regalare ai bambini un sorriso, se in tanti non aspettano altro che di festeggiare Halloween? Che poi si divertono anche i grandi! Sono le 22 quando in piazza Vanvitelli veniamo avvicinati da due zombie adulti. Lei ha il viso martoriato dalle cicatrici e ci prende alle spalle mettendoci una gran paura. Lui cammina serafico divorando un braccio finto e sanguinante. Noi abbiamo sorriso. E consigliamo di ridere anche ai negozianti del Vomero. La crisi, a volte, si contrasta anche così: non abbassando i prezzi, o praticando sconti finti in tempo di saldi, ma con l’accoglienza. I bambini dimenticano, ma i genitori dei bambini ai quali è stato negato un sorriso ricordano.

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