De Siervo: «Lavoriamo al riconoscimento facciale per bloccare il razzismo»

Allo Sportcity Meeting: «Il razzismo è il problema più grosso che abbiamo negli stadi in Italia, non si combatte solo con le iniziative o le campagne».

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Milano 15/12/2021 - red carpet film 'Diabolik' / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luigi De Siervo

Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del Sportcity Meeting, riportate da Calcio&Finanza. L’evento tenutosi a Salsomaggiore Terme ha come scopo quello di diffondere i nuovi sviluppi e le nuove filosofie legate allo sport. L’ad nel suo intervento ha parlato della lotta al razzismo e alla pirateria.

Sul razzismo:

«Il razzismo è il problema più grosso che abbiamo negli stadi in Italia. E questo non si combatte solo con le iniziative o le campagne, che comunque continueremo a presentare e a fare, ma lo si combatte realmente con l’appoggio delle istituzioni e con un approccio serio, e noi su questo siamo seri. Per dare seguito a queste parole, stiamo lavorando ad un sistema di riconoscimento facciale che consentirà di individuare e interdire chiunque si macchierà di condotte deprecabili».

De Siervo sulla pirateria

«L’altro punto su cui ci stiamo concentrando è la lotta alla pirateria che priva il calcio di vertice di un miliardo ogni 3 anni, quindi 4 milioni al giorno che andrebbero allo sport di base. Vorrei spiegare a tutti che questo danno non lo scontano solo i presidenti e i ricchi calciatori delle squadre di vertice, ma si ripercuote, dal punto di vista sportivo, sui nostri campioni che sono costretti ad andare all’estero, nei campionati più ricchi e poi sui nostri ragazzi che vengono privati di fondi destinati allo sport di base. Di questo ce ne dovremmo ricordare tutti quando ci lamentiamo che non ci sono abbastanza risorse per i giovani».

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