Rrahmani: «Osimhen è importante, sappiamo come gioca, ma conosciamo bene anche Simeone»
A Dazn: «Lo vediamo ogni giorno in allenamento, ogni volta che è entrato ha fatto molto bene e quindi speriamo che anche oggi farò grandi cose»

Db Napoli 02/03/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Amir Rrahmani
Nel prepartita di Napoli-Milan, ai microfoni di Dazn, il difensore del Napoli, Amir Rrahmani. A Rrahmani è stato chiesto come ha preso la squadra la notizia dell’infortunio di Victor Osimhen.
Osimhen di ritorno dal ritiro della nazionale aveva accusato un fastidio all’adduttore sinistro, ed era stato sottoposto ad accertamenti che ne hanno evidenziato una lesione distrattiva. Le sue condizioni hanno destano preoccupazione in vista della triplice sfida contro il Milan.
Rrahmani ha risposto così:
«Osimhen è un giocatore molto importante per noi, sappiamo come gioca e come possiamo sfruttare le sue capacità. Simeone è un altro giocatore che conosciamo molto bene, lo vediamo ogni giorno in allenamento. Ogni volta che è entrato ha fatto molto bene e quindi speriamo che anche oggi farà grandi cose».
Un’altra brutta tegola per il nigeriano che ha già passato un lungo periodo dopo il brutto incidente dopo lo scontro con Skriniar nella gara con l’Inter del novembre 2021 di cui ha raccontato a France Football
«Il club ha gestito tutto in maniera perfetta. Onestamente, quando Skriniar mi ha colpito, è come se avessi ricevuto un colpo secco alla testa. Dieci minuti dopo mi sono alzato, mi hanno controllato per poi portarmi subito in ospedale. Il chirurgo rimase sorpreso, mi disse: “Come fai a stare in piedi?”. La prima cosa che dissi ai medici fu: “Di cosa si tratta? C’è qualcosa di serio? Quando giocherò di nuovo?”. Penso che in quel momento mi presero davvero per pazzo. Ma quando mi hanno spiegato che dove operarmi ero distrutto moralmente. Dissi al dottore che non volevo operarmi, ma lui mi spiegò che non c’era altra scelta: bisognava ricostruire il mio viso. Non è stato un intervento semplice, sono passati dalla bocca per raggiungere l’osso. Per due mesi non sentivo più nulla, come se una parte del mio viso cose ancora anestetizzata. Poi, a poco a poco, grazie ai medici e ai fisioterapisti del club, le cose sono tornate in ordine»