Dionisi: «Il Napoli è quasi ingiocabile. Berardi non sarà del match»
In conferenza stampa. «Raspadori non mi stupisce, è destinato a ottenere grandi cose. Noi dobbiamo essere ottimisti e ambiziosi, mal che vada si perde»

Db Milano 20/02/2022 - campionato di calcio serie A / Inter-Sassuolo / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Alessio Dionisi
Il tecnico del Sassuolo Dionisi è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Sassuolo, in programma domani, sabato 29 ottobre, alle 15 allo Stadio Diego Armando Maradona.
Di seguito le sue dichiarazioni, così come da report del portale Tuttomercatoweb.
Il Napoli viene da 15 risultati utili consecutivi: ha dei punti deboli? E Dionisi ha preparato la partita su quelli o sulle certezze del Sassuolo?
«Rispettiamo tantissimo il Napoli, dobbiamo avere un pizzico di presunzione – o di ambizione, che dir si voglia – per pensare di andare lì, avere le nostre occasioni e ottenere un risultato positivo. Sappiamo che possiamo essere la 16esima squadra di questo elenco, eppure vorremmo mettere in difficoltà il Napoli, che ad ora è quasi ingiocabile. La squadra di Spalletti sta ottenendo questi risultati con gioco, idee ed organizzazione. Noi cercheremo di non snaturarci sapendo che dovremo difenderci bene e cercando di sfruttare le occasioni che ci meriteremo».
Il Sassuolo subisce pochi tiri in porta.
«Ed è indubbiamente la strada migliore per cercare di subire meno gol. Credo che domani questo numero potrebbe alzarsi: il Napoli calcia tanto, crea tanto, fa tanto possesso. Noi però dobbiamo continuare su questa strada: dobbiamo fare una fase difensiva individuale in alcune zone del campo, perché accettiamo il duello, ma allo stesso tempo una fase difensiva di squadra. Quest’ultima è cresciuta tanto e passa dall’atteggiamento che sta un pochino cambiando e questo è positivo».
I singoli e Frattesi.
«Per quanto riguarda i dribbling, è una caratteristica naturale: o ce l’hai o non ce l’hai. Il Napoli ovviamente ha giocatori che dribblano ma li abbiamo anche noi e dobbiamo metterli nelle condizioni di giocarsi l’uno contro uno. Poi dovremo essere bravi a difenderci. Per quanto riguarda Davide Frattesi, sta crescendo. Ha fatto un campionato in crescendo l’anno scorso. Non ha ricominciato da dove ha finito, anche a causa delle tante voci di calciomercato. Alla fine è rimasto con la volontà di rimanere e le prestazioni lo dimostrano. Ovviamente giocare in B è una cosa e giocare in A un’altra. Il tema è che attualmente gioca in una squadra che lo mette nelle condizioni di esprimersi al meglio».
Due buone prove col Sassuolo e con l’Atalanta, poi la vittoria col Verona.
«Vincere aiuta a vincere, una vittoria dà più consapevolezza. Poi si parla di numeri, in Serie A due sconfitte consecutive non sono niente. Bisogna essere equilibrati e lucidi, la vittoria col Verona è stata una spinta in termini di consapevolezza. Domani dovremo fare una prestazione giusta, dovremo essere bravi a gestire pure noi la palla. Abbiamo la possibilità di mettere in difficoltà il Napoli. Tutti sanno che il Napoli crea occasioni, ti mette in difficoltà e fa gol. Probabilmente ci metteranno molto in difficoltà ma noi dobbiamo mettere da parte l’ultima partita a Napoli, perché un minimo da lì dobbiamo attingere, non abbiamo fatto bella figura e vogliamo fare bella figura e ottenere risultato».
Raspadori.
«Non mi stupisco di quello che sta facendo e di quello che farà, che sarà migliore di quello che sta facendo. Non mi sorprende e non mi sorprenderà nemmeno in futuro perché Giacomo è destinato a ottenere grandi cose. Cosa gli dirò? Lo saluterò, sarò contento di vederlo, anche lui probabilmente sarà un po’ emozionato perché il Sassuolo è stata la sua squadra. Io posso esprimere un’opinione, non devo dare consigli. Lui ha solo bisogno di essere accompagnato, ora chi è a Napoli lo accompagnerà sicuramente».
Ferrari e Berardi.
«Ferrari è il capitano, ha scontato la squalifica, è importante il suo rientro. Chi ha giocato ha fatto bene perché abbiamo vinto ma rientra il capitano e non nascondo che potrebbe giocare. La sua assenza è pesante e non solo in campo, è un leader: ci sono tanti leader in una squadra, lui essendo il capitano è normale che si senta responsabilizzato da questa fascia. Berardi? Si sta allenando, ma non ancora con la squadra: domani non sarà della partita, non so quando recupererà ma il fatto che si stia allenando è positivo».
Il Sassuolo nell’ultimo periodo ha realizzato i suoi gol con squadre che aggredivano, il Napoli parte dal basso e ha quel tipo di caratteristica: può essere un segnale positivo?
«Lo spero, questo è un modo ottimistico di vedere la partita. Noi dobbiamo essere ottimisti e ambiziosi. Però dobbiamo sapere che giochiamo in casa loro, che loro hanno determinate qualità, che sanno partire dal basso, che hanno giocatori fisici e di qualità. È è rientrato Osimhen ed è un calciatore che gli dà tanto. Noi dobbiamo andare al Maradona non a festeggiare il Napoli, ma – perché no – a fare uno scherzo».
Il Napoli.
«Faccio fatica a trovare un difetto nel Napoli, che sia nella qualità del gioco, lnele individualità, nell’autostima o nella consapevolezza. Noi stiamo straparlando di una vittoria ottenuta una settimana fa, loro non hanno ancora conosciuto sconfitta. Credo che faranno la loro solita gara di qualità e aggressione, con grandi individualità nell’uno contro uno. Si parla giustamente del Napoli perché è primo in classifica con merito ma forse nella preparazione ho parlato meno del Napoli rispetto alle gare precedenti. Il Napoli è sulla bocca di tutti per merito, tante cose le sappiamo, dobbiamo pensare anche a noi».
Pinamonti ha fatto due gol al Napoli…
«Mi auguro che Andrea possa continuare sulla striscia di prestazioni che sta facendo. Io non giudico i giocatori sui numeri ma sulle prestazioni, non credo alla cabala, su tante cose che il tecnico deve valutare in condivisione con lo staff. Se partirà dall’inizio mi auguro possa essere in linea con le prestazioni che ha fatto. Se li metteremo in condizione di far gol sono convinto che i nostri attaccanti faranno gol».
Cosa è successo tra Ayhan e Traore, chi ha portato a casa il pallone?
«Credo abbia portato il pallone a casa l’arbitro. Tutto risolto. È normale che si approfondiscano queste cose, tutto risolto».
Il Napoli è la candidata numero uno allo Scudetto?
«Penso che sul Napoli vadano sprecati solo aggettivi positivi, quando hai questa striscia di risultati vuol dire che stai facendo bene. Hanno giocatori tecnici e fisici, è una squadra completa. Dopo 11 partite si può delineare qualcosa ma i valori non sono cambiati».
Siamo alla vigilia di Halloween. C’è una cosa che più la spaventa della sua squadra?
«Dobbiamo entrare in campo pensando a noi. È una cosa che mi preoccupa, però, non che mi spaventa. Difenderemo su tutte le situazioni di possesso del Napoli. Questo per me significa pensare a noi, con la palla e senza palla. Spero di averlo trasmesso alla squadra, non andiamo a Napoli per essere vittima sacrificale, male che vada si perde ma dobbiamo fare di tutto per vincerla, altrimenti pareggiarla, o altrimenti fare il massimo«.
Il rapporto di amore e odio di cui ha parlato con Frattesi.
«Credo volesse intendere bastone e carota, sono un allenatore di 25-26 giocatori e cerco di avere lo stesso rapporto in campo con tutti, poi è normale che uno quando gioca prende la carezza in un modo, bisogna gestire anche queste cose, non tendo solo a fare carezze o bastonate, credo che intendesse questo».
Il suo nome è stato accostato alla Juve…
«Meglio parlare di Napoli-Sassuolo, non vorrei neanche parlarne».