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Colombari: «Quando Billy va a Sky gli preparo la schiscetta. La mia vita non è stravagante come pensa la gente»

Al CorSera: «Tomba ogni tanto mi manda la geolocalizzazione e devo capire se si tratta di uno dei “nostri luoghi”, se non mi ricordo lui ci rimane male»

Colombari: «Quando Billy va a Sky gli preparo la schiscetta. La mia vita non è stravagante come pensa la gente»

Sul Corriere della Sera un’intervista a Martina Colombari, moglie dell’ex calciatore del Milan Alessandro Costacurta,
modella, attrice teatrale e volontaria della Fondazione Rava. Si racconta da bambina: la madre lavorava fino a tardi al ristorante, d’estate non la vedeva quasi. Di lei si occupavano i nonni paterni.

«Mio nonno faceva una professione che avevano deciso di tenermi nascosta, il becchino. Vivevo circondata da raso viola, ma non capivo bene il perché».

Con loro, d’estate, viveva la Riviera Romagnola.

«La nonna mi portava al mare, magra magra ma con una pancia grande e tirata, come quella delle donne incinte, accentuata dal costume intero. Fumava e bestemmiava. Quando mio nonno riposava, di pomeriggio, io e lei andavamo in stazione a vedere i treni che passavano, con il gelato al limone con lo stecco di liquirizia».

Quando partecipò a Miss Italia i suoi non la spinsero affatto, anzi.

«Mia madre faceva di tutto perché non mi montassi la testa. “Mamma, mi dicono che forse vinco Miss Italia”. E lei: “Sono stupidaggini”. Mio papà insisteva perché cedessi lo scettro alla seconda classificata: dovevo tornare a scuola, a Riccione».

Poi il trasferimento a Milano, per entrare nel mondo della moda.

«All’inizio alle cene non mi rivolgeva la parola nessuno: tornavo a casa e piangevo».

Spiega perché non le parlavano.

«Lavoravo nella moda, ma per loro ero poco modella, mi portavo dietro l’“onta” della Miss Italia. Al tempo stesso ero troppo modella per altri ruoli. In alcuni ambienti la mia bellezza creava problemi, sono stata discriminata».

Non ha mai ricoperto il ruolo che comunemente hanno le mogli dei calciatori.

«Non sono mai stata chiamata una volta signora Costacurta e ho mantenuto una mia identità, anche nell’abbigliamento. Mi ha salvato il fatto che sono sempre stata un po’ antica. Ogni tanto mi piacerebbe svecchiarmi, ma ho un classicume innato. Pochi mesi fa ci ho provato a comperarmi uno stivale super modaiolo, ma sembravo il cubista Panariello, quello del “si vede il marsupio?”… mio marito mi ha guardato e mi ha detto:“Ma dove vai…” ».

Su Billy Costacurta:

«Siamo insieme da 26 anni. Ci siamo conosciuti al telefono: stavo parlando con un amico comune, Piero, e Billy quando ha saputo che dall’altra parte c’ero io gli ha strappato di mano la cornetta. Da tempo voleva conoscermi. Si stava separando e i primi anni che frequentavo San Siro le altre mogli neppure mi salutavano: ero quella che arrivava dopo e per giunta famosa. Forse anche il mio essere un po’ asburgica, precisina, non creava empatia».

Ha intrapreso una scelta salutista, eliminando la carne dalla sua dieta.

«Sono la regina del Tupperware: mi preparo a casa del cibo sano che poi consumo sui treni, nei camerini. Anche a Billy preparo la schiscetta da portare a Sky. La gente si aspetta che io abbia una vita stravagante, non è così».

Un tratto del suo carattere?

«Accudente al punto da essere invadente. Ho preso la tenerezza da mia madre, mio padre ha i tatuaggi, va in moto. Infatti sono separati».

Chi sono le sue amiche oggi?

«Le mamme dell’asilo nido di Achille, 4 amiche con cui ci facciamo almeno tre weekend all’anno dormendo dentro la stessa stanza».

Su Alberto Tomba, suo storico fidanzato:

«Siamo in ottimi rapporti, ci siamo visti anche pochi mesi fa a Milano Marittima assieme alla sua mamma. Ogni tanto mi manda la geolocalizzazione e devo capire da quello se si tratta di un luogo dove eravamo stati insieme o un posto dove vive una persona che conosciamo. Io però ho pochissima memoria e lui ci rimane male. Siamo stati molto innamorati, per lui lasciai il fidanzatino di Riccione, è stato il mio primo uomo. Ma in realtà il suo entourage pensava che una donna per il super campione potesse essere una distrazione e quando ho iniziato ad affermarmi sul lavoro sono nati i problemi. A volte gli propongo una cena tutti insieme con Billy e Achi: per ora mi ha sempre detto di no».

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