Mourinho: «Complimenti a Sozza, è stato bravo. Se ci fosse stato lui, col Napoli avremmo fatto tre punti»
«L'Inter è la squadra più forte del campionato, ha tanti 'animali'. Mi piacerebbe che vincesse lo scudetto. Un giorno vorrei da Roma la stessa accoglienza di San Siro»

Roma 04/12/2021 - campionato di calcio serie A / Roma-Inter / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Jose' Mourinho
La Roma di José Mourinho è stata annientata dall’Inter di Inzaghi. San Siro ha applaudito il suo ex tecnico quando il suo nome è stato letto dallo speaker, prima dell’inizio della partita, ma ha aspettato il 28’ della ripresa per intonare il coro «José Mourinho» e «Mourinho uno di noi».
Nel post partita, il tecnico giallorosso ha commentato l’accoglienza dello stadio e il match.
«Il coro mi è piaciuto perché arrivato quando la gente non aveva più paura di noi. Non all’inizio, ma sul 3-0. Io sono un amico per loro, ma per 90 minuti resto nemico. Volevo vincere. È la mia natura, ma è bello che la gente non dimentichi. È bello sentire che sono benvenuto. Un giorno voglio tornare a Roma e avere una accoglienza simile».
Sull’Inter:
«Io amo l’Inter e l’Inter mi ama. Ora posso dire che mi piacerebbe che vinca il campionato, anche se io sono pagato per vincere».
L’Inter, ieri, è stata nettamente superiore.
«Troppa Inter, è la squadra più forte del campionato. Forte dal punto di vista tattico, tecnico e fisico. Ha tanti “animali” in senso positivo e una grande cultura tattica, se crei un problema lo risolvono. Contro di loro abbiamo perso tre partite, però la Roma è cresciuta. Se avessimo segnato lo 0-1 con Mancini, la partita sarebbe cambiata, così come se avessimo fatto il 3-2 avrebbero avuto paura, ma c’era bisogno di fortuna. Per batterli devono essere o loro in difficoltà o noi perfetti. Invece siamo stati bravi, ma non perfetti, perché a fine primo tempo ci siamo deconcentrati. Comunque, se devo perdere dopo tre mesi, preferisco farlo contro chi è più forte di noi».
Sull’arbitro Sozza, la cui designazione, alla vigilia, è stata contestatissima:
«Anche se abbiamo perso, a Sozza faccio i complimenti, così come li ho appena fatti a Rocchi. Era una partita difficile per un giovane, ma ha fatto una buona gara. Se ci fosse stato Sozza, avremmo fatto tre punti. Invece, ammonendolo, Di Bello ha pure deciso di non far giocare Zaniolo in questa gara. In stagione abbiamo avuto arbitraggi tremendi. È la verità e non ne voglio parlare più. Meglio pensare alla Conference. Ora dobbiamo inseguire il sogno della finale sfidando un Leicester con tanta qualità. Nella partita di ritorno, poi, saremo in trecentomila: 70.000 all’Olimpico e gli altri per le strade della città».