CorSport: Spalletti sa che le riserve non sono all’altezza dei titolari, ma non essendo Mourinho non lo dice
L'abbondanza di infortuni penalizza il Napoli più delle altre squadre, che hanno più scelta. Il Napoli ha abbondanza di pedine solo in attacco

Mg Reggio Emilia 01/12/2021 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti
Stasera, al Maradona, il Napoli affronterà l’Atalanta, una delle squadre che nell’ultimo mese si è mostrata più in forma in Serie A. Lo farà con cinque titolari assenti, i più importanti, scrive Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport.
“Mai vista un’emergenza del genere”. Riguarda tutti i reparti. Un handicap che riguarderebbe tutte le squadre, se dovessero privarsi di cinque pedine importanti ma che, per il Napoli, diventa un problema ancora più ampio.
“Se Spalletti, a differenza degli altri suoi colleghi, ha deciso di schierare a Reggio Emilia contro il Sassuolo la stessa identica formazione del 4-0 sulla Lazio significa che, al di là di una già iniziata emergenza, è consapevole della differenza tra le prime e le seconde linee del suo organico. Non essendo Mourinho, preferisce non dirlo, ma le sue scelte sono chiare”.
Il Milan, pur senza Kjaer, ha comunque Tomori e Romagnoli, Spalletti deve mandare in campo “una riserva pura” come Juan Jesus. Così come a centrocampo deve sostituire Anguissa e Fabian Ruiz con la coppia Demme Lobotka, in cui “nessuno dei due ha la stessa capacità di recupero-palla di Anguissa”.
L’unico reparto in cui il Napoli è messo bene, con abbondanza di scelta, è l’attacco.
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