Conte: «Venire all’Inter è stata la scelta più difficile, avevo moltissimo da perdere»
In conferenza stampa: «Scudetto? Ci auguriamo che arrivi, ma ora stiamo zitti e pedaliamo. Non abbiamo fatto niente, al massimo abbiamo ridonato credibilità all'Inter»

Il tecnico dell’Inter, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita con il Cagliari.
“Siamo in una fase importante del torneo, giochiamo per la terza volta in una settimana, farò le scelte migliori per provare a vincere ancora. Veniamo da due gare combattute, ma siamo allenati e stiamo bene”
Su Nainggolan.
“Non c’è rammarico per come è stata gestita la cosa. Ho sempre detto che lo ringrazio per il periodo che ho avuto il piacere di allenarlo. Sono state fatte altre scelte, è il passato, l’anno scorso ci fece gol e quindi faremo grande attenzione. Spesso chi gioca contro l’ex ci mette qualcosa in più”
Sacchi ha detto che con il suo calcio paghereste ancora in Europa: cosa ne pensa?
“Guardiamo al presente, intanto puntiamo a fare qualcosa di eccezionale in Italia dove per nove anni si è vista una sola e indiscussa protagonista. Non ha senso parlare del futuro, dobbiamo cercare di ottenere qualcosa di straordinario in Serie A. Bisognerebbe dare enfasi e valore a ciò che stanno facendo oggi questi ragazzi e non pensare alla Champions dell’anno prossimo”.
Ha vinto lo scudetto con Juve e Chelsea, che peso darebbe alla vittoria con l’Inter?
“Non abbiamo fatto niente, al massimo abbiamo ridonato credibilità all’Inter. Qualcuno si è dimenticato che negli ultimi anni la finale di Europa League di agosto è stato il punto massimo del calcio italiano. Parlerò a cose fatte. Ci auguriamo che verrà lo scudetto, ma conosciamo le insidie che ci aspettano: ho grande esperienza per non pensare ad altro che al presente. Ora stiamo zitti e pedaliamo, senza fare proclami anche perché non sono abituato a farlo”.
Sull’Inter:
“Venire qui è stata la scelta più difficile. Io mi metto sempre in gioco e in discussione e l’Inter è stato il non plus ultra in questo senso. Avevo moltissimo da perdere, ma vado sempre avanti e ad abbattere i muri con la testa che rimane sempre dura”.