La Fondazione Agnelli dà i voti alla didattica pre Covid: i maestri sono meglio dei professori

Su Repubblica. La ricerca ha coinvolto 1.626 insegnanti di elementari e medie. I docenti di matematica superano quelli di italiano. Il 60% dei docenti ha «importanti margini di miglioramento» 

intervista presidente presidi scuola

La Fondazione Agnelli dà le pagelle alla didattica pre Covid, quella in presenza. Meglio i maestri dei professori, questo è il quadro che ne emerge. Ne scrive Repubblica.

La ricerca ha coinvolto 1.626 insegnanti di italiano e matematica della primaria e delle medie di 207 istituti comprensivi e 188 osservatori che sono entrati nelle loro classi, seguendo 8.677 lezioni. Sono stati valutati il modo in cui si spiega ai ragazzi, quello in cui si propongono attività, si interroga, si coinvolgono gli alunni e li si aiuta a migliorare. Ad ogni voce è stato dato un punteggio su una scala da 1 a 7.

Si scopre che il 60% dei docenti sono collocati in un livello medio, che la ricerca, dal titolo “Osservazioni in classe”, definisce “un’area grigia”. Si tratta di docenti che insegnano in modo adeguato, ma che avrebbero «importanti margini di miglioramento». Si limitano alla trasmissione delle nozioni.

Il 17% degli insegnanti svolge la tradizionale lezione “trasmissiva” in modo inadeguato. Non è poco, anche se i migliori sono di più.

Il 23%, invece, ha ottime capacità ed è molto efficace in cattedra.

Dalla ricerca emerge che 1 insegnante su 8 non propone attività strutturate in classe o lo fa a livello troppo elementare, mentre il 30% lo fa in modo eccellente. Il 14% non illustra metodi e strategie da seguire per svolgere un compito o lo fa in modo poco chiaro, ma al lato opposto c’è un 30% più che bravo.

I maestri e le maestre vanno meglio dei prof: il 34% dà agli allievi ottime indicazioni sulle strategie nell’apprendimento, contro il 25% dei colleghi delle medie. E quelli di matematica superano i colleghi di italiano.

Il motivo, secondo la Fondazione Agnelli, sta nella diversa formazione. Le insegnanti di scuola primaria hanno un percorso magistrale di 5 anni con corsi, laboratori didattici e tirocinio che servono a costruire le competenze di progettazione didattica, di conduzione delle attività interattive coi ragazzi e di valutazione dei processi e non delle prestazioni. Quelli delle medie, dal 2017, dopo la laurea nella disciplina specifica hanno solo 24 crediti, cioè corsi, non laboratori o tirocini.

 

 

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