Tacconi: «Sarri non ha mai giocato a calcio, la differenza con Pirlo è tutta lì»
A Libero: «Andrea ha migliorato il centrocampo. Era il punto debole della Juve di Sarri. La Juve non guarda in faccia a nessuno. Non gliene frega un cavolo di Dybala o di un altro. Se non rendi, ti mandano via»

Su Libero un’intervista all’ex juventino Stefano Tacconi, uno dei portieri più forti della storia bianconera. Dà la Juve per favorita per lo scudetto.
«Questa Juve dopo un avvio balbettante sta trovando gli equilibri giusti per valorizzare al meglio le idee di Pirlo. I bianconeri restano la squadra da battere per lo scudetto».
Leggermente diverso il discorso sulla Champions.
«Ogni anno si dice che può essere l’anno buono per la Juve, ma non lo è mai. A Barcellona hanno fatto una grande impresa, ma in Europa serve sempre un po’ di fortuna nel sorteggio. Detto ciò, quest’anno le rivali come Barça e Real mi sembrano indebolite. A parte il Bayern non vedo nessuno superiore ai bianconeri».
Tacconi commenta il passaggio da Sarri a Pirlo. Spiega cosa è cambiato secondo lui.
«È semplice: Sarri non ha mai giocato a calcio, la differenza con Pirlo è tutta lì. Andrea ha migliorato il centrocampo, credo fosse inevitabile visto la sua straordinaria esperienza nel ruolo. Era il punto debole della Juve di Sarri, mentre adesso in mezzo è tutta un’altra storia. D’altronde chi meglio di Pirlo poteva sistemare le cose in quel reparto?».
Scambierebbe Pogba con Dybala? Gli viene chiesto. Risponde:
«La Juve come società non guarda in faccia a nessuno. Non gliene frega un cavolo di Dybala o di un altro. Se non rendi, non rimani e ti mandano via. Non sarebbe affatto male uno scambio tra loro due. Il francese sarebbe il tassello perfetto per Pirlo. Affare approvato».
E conclude indicando cosa non gli piace del calcio moderno.
«Non c’è più senso di appartenenza nelle squadre con uno zoccolo duro di italiani in cui i tifosi si rivedevano e immedesimavano. Oggi i giocatori vanno e vengono e sono lontani dalla gente, quasi inavvicinabili».