Il tifoso del Napoli è come Sisifo, del resto Camus diceva che «bisogna immaginare Sisifo felice»
Gentilissima redazione del Napolista, il buon Trapani non ha fatto in tempo, nella sua ultima “pillola”, a sollevare il problema di come superare le due settimane di sosta, evocando in filigrana la distinzione tra tempo (oggettivo) e durata (soggettiva) di stampo bergsoniano, ed ecco che la Ssc Napoli delizia la platea di tifosi con l’affare […]
Gentilissima redazione del Napolista,
il buon Trapani non ha fatto in tempo, nella sua ultima “pillola”, a sollevare il problema di come superare le due settimane di sosta, evocando in filigrana la distinzione tra tempo (oggettivo) e durata (soggettiva) di stampo bergsoniano, ed ecco che la Ssc Napoli delizia la platea di tifosi con l’affare Soriano. Non è ovviamente un caso che il pasticcio sia avvenuto con la “collaborazione” della Sampdoria di Ferrero: i due produttori cinematografici hanno allestito uno spettacolo molto divertente, migliore di tutti i cinepanettoni dell’ultimo lustro, con buona pace di Lillo e Greg. Peccato che siano finiti i tempi in cui una guardia giurata compiacente poteva aiutare a superare gli antipatici limiti della burocrazia contrattuale…
Tuttavia, rimanendo in ambito filosofico, è evidente che l’ultima vicenda di mercato, congiuntamente all’inizio di campionato, dà l’idea di come il nuovo, per il momento, sappia di vecchio, sia in campo che dietro la scrivania: un Napoli come il Sisifo della mitologia, che si sforza per portare il pesante masso alla sommità del monte, ma il masso invariabilmente rotola giù. Non importa quanti gol si facciano sull’onda di un frangente di gioco spettacolare: basterà sempre qualche minuto di terror panico per azzerare tutto il lavoro svolto; non importa quanti giocatori vengano contattati in sede di mercato: costante sarà l’intoppo sui diritti d’immagine.
Camus sfruttava l’allegoria di Sisifo per simboleggiare l’assurdità della condizione umana: tale è la condanna, perpetua, anche del tifoso del Napoli? Forse sì. Resta da capire qual è la divinità che ci condanna, qual è il peccato originale. Ad ogni buon conto, Camus chiuse il suo saggio affermando che “anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo: bisogna immaginare Sisifo felice”. Pertanto, niente drammi per i mancati arrivi di Rugani e Soriano: ben sapendo quanto quest’anno si suderà, sempre forza Napoli, nella speranza che la lotta per trascinare il masso verso la cima riempia il cuore di tutti i tifosi. Alberto E. Maraolo
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